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La cerimonia davanti al monumento ai Caduti

Fiesole, commemorati i tre carabinieri che 70 anni fa scelsero la morte per salvare gli ostaggi

La cerimonia davanti al monumento ai Caduti
La cerimonia davanti al monumento ai Caduti sul colle di San Francesco

FIESOLE – Una messa nella cattedrale di Fiesole e una corona al monumento sul colle di San Francesco, davanti alla città di Firenze. Sono stati così ricordati – a 70 anni di distanza – i tre eroici carabinieri che nel 1944 scelsero di consegnarsi ai tedeschi, che li stavano cercando, pur di salvare la vita a 10 ostaggi innocenti. Alberto La Rocca, Vittorio Marandola, Fulvio Sbarretti furono fucilati di lì a poco all’interno dell’Albergo Aurora, una struttura ancora oggi esistente nella piazza Mino, la più nota della città etrusca.

«Un esempio per tutti – ha detto monsignor Mario Meini vescovo delle diocesi di Fiesole – un senso di vicinanza alla gente, che ancora oggi deve vivere in mezzo a ognuno di noi perché nessuno si senta solo». Parole che sono risuonate all’interno della cattedrale di san Romolo, dove monsignor Mauro Tramontano, cappellano della Legione Carabinieri Toscana, ha tra l’altro ricordato la tragedia dell’appuntato Rosario Mulone, che sabato scorso 27 settembre ha perso i due figli di 7 e 9 anni sepolti nell’esplosione di vulcanelli ad Aragona in provincia di Agrigento, come pure il sacrificio dell’appuntato Luca Di Pietra, morto ieri 29 settembre nei pressi di Piacenza durante un inseguimento.

Le autorità durante la messa nella cattedrale di Fiesole
Le autorità durante la messa nella cattedrale di Fiesole

In prima fila il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, e il sindaco di Fiesole Anna Ravoni, insieme alle massime autorità civili e militari, guidate dal prefetto di Firenze Luigi Varratta e accolte dal generale Alberto Mosca, comandante della Legione Toscana. Presenti i gonfaloni della Regione Toscana (c’erano la vice presidente Stefania Saccardi e il vice presidente del Consiglio Regionale Giuliano Fedeli), del comune di Fiesole e dei comuni di Cervaro e Nocera Umbra

Davanti al monumento ai caduti e rivolto alle rappresentanze di alunni di scuole primarie e secondarie (molti i bambini con bandierine tricolori), il generale Gallitelli ha sottolineato che anche dal sacrificio dei carabinieri di Fiesole «si trasmettono valori, fiducia e speranza soprattutto ai giovani, che specie in momenti come questi hanno bisogno di certezze nel futuro». Lo stesso per «la libertà ­– ha detto Gallitelli – che deve essere conquistato tutti i giorni e custodito tra i valori fondamentali come la sicurezza e la vita».

Uno speciale riconoscimento è andato al giovane studente Matteo Carlone del Liceo Artistico «Brunelleschi» di Montemurlo (PO), primo nella graduatoria della fase regionale del concorso nazionale riservato agli studenti degli Istituti d’Arte in occasione del Bicentenario dell’Arma dei Carabinieri.

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Sandro Addario

Giornalista

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