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Natale 2025
Un tratto dell'A1 a Calenzano

Autostrada A1: nasceva 50 anni fa, nell’Italia del boom. Ora si aspetta la Variante di valico: speranza di ripresa

Un tratto dell'A1 a Calenzano
Un tratto dell’A1 a Calenzano

FIRENZE – Un filo di tacco e un filo di trucco, ed è ancora una bella signora abbronzata di mezza età. L’Autostrada del Sole Milano-Napoli compirà 50 anni esatti sabato 4 ottobre e li porta piuttosto bene. Forse non in termini assoluti. Ma certamente senza di lei l’Italia sarebbe ancora divisa in due. È l’arteria di comunicazione più importante del Bel Paese, lunga 755 chilometri, simbolo del miracolo economico dell’Italia postbellica. Sabato, giorno dedicato a San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, sarà festeggiato dalle autorità il «compleanno» della signora, con tanto di benedizione del cardinale arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori, presente il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi. La cerimonia si terrà nella chiesa di San Giovanni Battista, chiamata anche chiesa dell’Autostrada del Sole, a Firenze Nord, all’incrocio fra l’A1 e l’A11 Firenze-Mare. L’edificio di culto, che porta la firma dell’architetto Giovanni Michelucci, fu inaugurato nell’aprile 1964.

VARIANTE DI VALICO – Nuove sfide, intanto, aspettano di essere portate a compimento sull’Autosole. A partire da quella, titanica, della Variante di Valico transappeninica, di 59 chilometri, fra Sasso Marconi (Bologna) e Barberino di Mugello (Firenze). Si tratta della più grande infrastruttura viaria attualmente in costruzione in Europa. E ha una storia lunga e annosa: i primi progetti risalgono al 1982, ma è dal 1997 che è cominciata la fase del progetto definitivo.

OPERA COMPLESSA – È pur vero, in ogni caso, che la Variante di Valico è una struttura di per sé molto complessa. Il tracciato di 59 chilometri tra Emilia e Toscana tocca 8 comuni e necessita di 45 interventi: 22 gallerie e 23 viadotti. La Variante è suddivisa in 13 lotti e 3 macro-aree distinte: Casalecchio-La Quercia, La Quercia-Aglio, Aglio-Barberino. Complessivamente, una volta terminati i lavori, saranno 28,7 i chilometri di gallerie scavati; 10,6 i chilometri di viadotti costruiti; la nuova quota di valico sarà a 490 metri, rispetto agli attuali 716. L’investimento totale è di 4 miliardi di euro.

A1 FATTA IN 8 ANNI – A oggi, dopo quasi 20 anni, la Variante è ancora da portare a compimento. L’obiettivo del governo è inaugurarla nel secondo semestre 2015, malgrado tutte le difficoltà dell’economia italiana in recessione. Tutto ciò la dice lunga sulle rughe, che pure ci sono della bella signora A1: quando fu inaugurata, il 4 ottobre 1964, l’Autosole era un’infrastruttura da record, completata in fasi successive a soli 8 anni dalla posa della prima pietra nel 1956. Oggi – e da vent’anni – i governi si succedono ma il tratto appenninico dell’autostrada più importante d’Italia arranca paurosamente.

LAVORI CHIUSI IN ANTICIPO – Dopo la posa della prima pietra il 19 maggio 1956, il primo tratto Milano-Parma fu aperto l’8 dicembre 1958; poi seguì il tratto Bologna-Firenze (aperto il 3 dicembre 1960) e infine quello fra Roma e Napoli (22 settembre 1962). I cantieri terminarono nel 1964, dopo il completamento del tronco fra Chiusi e Orvieto. L’Autosole fu consegnata dalla maestranze con tre mesi di anticipo sulla tabella di marcia, dopo 8 anni e 4 mesi. Il costo complessivo fu di 272 miliardi di lire dell’epoca, di cui solo un terzo a carico dello Stato.


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Domenico Coviello

Giornalista

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