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Donna crocifissa: quarantenne di Perugia racconta di essere scampata alle sevizie del Viti solo per l’abbaiare di un cane

Sbarra UgnanoPERUGIA – Vuole testimoniare contro il Viti. Perché anche lei sarebbe stata costretta a subire violenza per il suo piacere. Per questo si presenterà in aula a Firenze, il 3 novembre, nell’incidente probatorio disposto dal gip nell’ambito dell’inchiesta a carico dell’idraulico Riccardo Viti, accusato di avere ucciso il 5 maggio scorso una prostituta durante un gioco erotico in un campo sotto il cavalcavia dell’autostrada a Ugnano.

A voler testimoniare è una quarantenne dell’est europeo, assistita dal suo legale, l’avvocato Nicodemo Gentile, del foro di Perugia. Nell’incidente probatorio in programma il 3 novembre saranno sentite alcune delle donne che hanno avuto rapporti con Viti, accusato di aver provocato la morte di Andrea Cristina Zamfir. Con questo atto, le testimonianze raccolte avranno valore di prova in un eventuale processo.

“Viti era un lupo travestito da agnello – ha sottolineato l’avvocato Gentile – e godeva nel provocare dolore. La mia assistita si è salvata solo perché lui venne infastidito dall’abbaiare di un cane”.

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