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Gli stabilimenti Piaggio a Pontedera

Pontedera, gli operai della Piaggio già in sciopero contro la riforma dell’articolo 18

Gli stabilimenti Piaggio a Pontedera
Gli stabilimenti Piaggio a Pontedera

PONTEDERA (Pi) – Gli operai della Piaggio di Pontedera dicono no alla riforma dell’articolo 18 prospettata dal governo Renzi. Senza attendere la manifestazione del 25 ottobre a Roma, stamani hanno fatto sciopero e un corteo all’esterno dello stabilimento con presidio finale sotto la sede dell’Inps a Pontedera.

Tra le ragioni dello stato di agitazione, ha spiegato Massimo Cappellini, della rsu Fiom Piaggio, però non c’è solo il jobs act di Renzi ma anche «l’abuso degli ammortizzatori sociali da parte delle aziende come Piaggio» e il presidio è un modo per chiedere all’Inps «di non concedere più troppo facilmente i soldi per la cassa integrazione, quando ci sono imprese con bisogni reali che non ottengono le agevolazioni di cui avrebbero necessità».

La Piaggio, secondo Cappellini, «fa un uso strumentale degli ammortizzatori sociali perché sa benissimo che ricorrerà alla cassa integrazione al momento di pianificare la produzione ed è quindi una scelta precisa che serve a finanziare la propria attività con i soldi che i lavoratori versano all’Inps: lo dimostra il fatto che durante gli stop produttivi gli unici reparti che lavorano sono quelli in cui si sballano i motori che arrivano dal Far East». «Non ci illudiamo -conclude il sindacalista – di poter bloccare il business di Piaggio all’estero, ma chiediamo di mettere un tetto all’importazione di veicoli dal Far East, perché ciò va a discapito dell’utilizzo della forza lavoro di Pontedera».

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