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Legge di stabilità, il governo ha deciso: tagli all’Irap ma niente 80 euro a pensionati e partite Iva

Ministero finanze
Ministero finanze

In previsione della legge di stabilità il Governo rivede al ribasso i 20 miliardi di tagli alla spesa pubblica annunciati ancora qualche settimana fa. Si prevedono al massimo riduzioni di spesa per 5 miliardi, con vari sacrifici per i ministeri e gli acquisti di beni e servizi probabilmente nella solita tradizione dei tagli lineari.

3 PER CENTO – La soglia del 3 per cento sul disavanzo sarà (appena) rispettata sia per il 2014 che per il 2015, sfruttando appieno la riduzione della spesa per interessi senza utilizzarla, come si dovrebbe, per ridurre il debito. Si potranno, così recuperare altri 10-11 miliardi di spazio fiscale.

EQUILIBRIO – Quel che conta di più è che l’Italia, dopo la Francia, unilateralmente dichiara di abbandonare gli obiettivi sul saldo strutturale e sul rientro del debito imposti dal fiscal compact e dalle regole europee, posticipando al 2017 il raggiungimento dell’equilibrio strutturale. A garanzia, verranno imposte le solite ‘clausole di salvaguardia’(inasprimenti automatici di imposte indirette e Iva per raggiungere gli obiettivi di bilancio nel 2016-18, se le aspettative sulla ripresa dell’economia e dunque delle risorse addizionali non fossero rispettate), ma queste appaiono essenzialmente foglie di fico messe lì per tranquillizzare la Commissione europea. Una volta arrivati al 2016 o al 2017 ci si può sempre ripensare. Ma resta l’incognita sulle reazioni europee, che sull’analogo strappo francese sono state molto dure.

80 EURO – Ci sarà la stabilizzazione del bonus, che non verrà però esteso ad altre categorie (pensionati e partite IVA) come aveva promesso Renzi. Si pensa anche a una diversa modulazione del bonus per favorire le famiglie con più figli (per rispondere alle richieste dei vescovi)

IRAP – Il Governo vorrebbe confermare il taglio annunciato, a valere sulla componente del costo del lavoro. L’importo complessivo è ancora da definire, ma dovrebbe aggirarsi sui 2 miliardi. Restano da individuare le coperture.

MUNICIPALIZZATE – In relazione alla previsione del Commissario Cottarelli ci si attende una potatura di circa 1,5 miliardi dal primo intervento sulla giungla di municipalizzate inserito nella spending review.

IMMOBILI DELLO STATO – Circa 500 milioni di risparmi dovrebbero venire dalla razionalizzazione degli immobili dello Stato nel 2015.

Si tratta di un programma non ancora definitivo, ma è urgente provvedere alla svelta perché la legge di stabilità dovrà essere poi sottoposta al vaglio della Commissione Ue, che ne valuterà la compatibilità con gli impegni assunti dall’Italia in quella sede.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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