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Il maestro Riccardo Muti

Firenze: Riccardo Muti (a sorpresa) dirigerà il concerto del primo dicembre al Teatro dell’Opera. Ma Nardella rassicura Metha

Riccardo Muti in passeggiata sulle montagne (dal profilo Facebook ufficiale)
Riccardo Muti in passeggiata in montagna (dal profilo Facebook ufficiale)

FIRENZE – Il maestro Riccardo Muti di nuovo in concerto a Firenze dopo anni di assenza dal capoluogo toscano. Lo fa sapere il sindaco Dario Nardella, che ha annunciato la notizia con un post su Facebook.

«Dopo molti anni tornerà finalmente a Firenze in via eccezionale il maestro Riccardo Muti con l’Orchestra Cherubini – ha scritto Nardella -: suonerà nel nuovo Teatro dell’Opera il 1 dicembre. Da musicista e da sindaco non posso che gioire per questa opportunità».

Nardella è intervenuto poi in modo netto sul possibile abbandono della direzione artistica del Maggio Fiorentino da parte del maestro Zubin Mehta: «Il nuovo Teatro è nato per essere la casa dei giovani talenti e dei grandi della musica italiana – ha scritto ancora il sindaco sul suo profilo Facebook -: per questo il maestro Mehta rimarrà con noi fino a quando vorrà».

Un’affermazione chiara, che sembra tagliare nettamente anche con l’eventualità, teoricamente possibile, che Riccardo Muti possa prendere il posto proprio di Zubin Mehta.

Muti, infatti, è libero da impegni di direzione nei teatri lirici. Meno di un mese fa, lo scorso 22 settembre, si è clamorosamente dimesso dalla direzione musicale del Teatro dell’Opera di Roma, in polemica con gli orchestrali, protagonisti, nella scorsa stagione, di scioperi e agitazioni. Il maestro ha così rinunciato volontariamente a dirigere l’Aida il 27 novembre. Adesso si apprende che di lì a pochi giorni, il 1 dicembre, Muti, 73 anni, uno dei più grandi direttori d’orchestra viventi, richiesto in tutto il mondo, tornerà a esibirsi a Firenze.

Il maestro dirigerà l’Orchestra Cherubini da lui fondata, alla quale aveva dichiarato, proprio nella lettera di addio al Teatro di Roma, di volersi dedicare in modo particolare, perché è composta da musicisti giovani.


Domenico Coviello

Giornalista

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