Piombino, articolo 18: operai vestiti da schiavi per protesta contro la riforma Renzi
PIOMBINO – Va avanti dalla mezzanotte di oggi 8 ottobre, per 24 ore, la protesta di 12 lavoratori delle acciaierie Lucchini contro la riforma del lavoro – e in particolare dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori del 1970, che disciplina i casi di licenziamento – che il Governo Renzi porta oggi in Senato e su cui ha chiesto il voto di fiducia.
Su un’aiuola all’ingresso del centro abitato di Piombino, i lavoratori in presidio hanno indossato tute bianche a righe nere e catene ai polsi a simboleggiare la schiavitù. Al collo si sono messi cartelli con scritto «Art.18 tagliato, lavoratore incatenato», ma anche «Lucchini, nemmeno un posto di lavoro può essere perso» e «Piombino deve tornare a produrre acciaio».
La protesta è a nome dei dipendenti della Lucchini, della Magona Arcelor Mittal, della Sol e delle ditte appaltatrici. Tutti vestiti da schiavi, per dire no alla riforma del lavoro del governo Renzi in Senato.