Piombino, Lucchini: Cevital, gruppo algerino, annuncia l’acquisto e il rilancio delle acciaierie (gli indiani sono spariti)
ROMA – Spariti gli indiani, nonostante i colloqui ad alto livello di qualche settimana fa con il premier, Matteo Renci, e il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Ora novità positive (sembra) per la vicenda della Lucchini di Piombino arrivano dall’Algeria. Il gruppo Cevital sta puntando all’acquisto e al rilancio dell’azienda. Non solo, ma prevede d’investire oltre 300 milioni di euro per la costruzione di una piattaforma logistica e di un complesso di produzione agro-industriale.
CEVITAL – In un comunicato, il presidente del gruppo algerino, Issaaad Rebrab, ha spiegato che l’obiettivo e’ quello «di riavviare l’attivita’ siderurgica a Piombino fino al raggiungimento di una produzione di due milioni di tonnellate di acciai speciali e standard, con l’installazione di due forni elettrici in sostituzione dell’alto forno e il revamping generale delle lavorazioni a freddo. Cio’ inoltre anche sulla base delle precedenti importanti attivita’ del gruppo Cevital avviate nel settore siderurgico».
PIATTAFORMA – La Cevital inoltre prevede la costruzione di una piattaforma logistica per le diverse attivita’ del gruppo nel Mediterraneo e di un complesso di produzione agro-industriale, «con positivi riflessi sia sul livello occupazionale locale che sullo sviluppo economico del territorio. Cio’ comporta – si legge nella nota – un investimento adeguato di oltre 300 milioni di euro». Il piano industriale di Cevital prevede l’assunzione del personale necessario all’avvio dell’attivita’ siderurgica, a cui si aggiungeranno le assunzioni relative alle nuove attivita’ del gruppo. In aggiunta ai mercati tradizionali della Lucchini , la Cevital «commercializzera’ una parte consistente della produzione di acciaio sui mercati del Maghreb e africano. Entro pochi giorni la Cevital presentera’ la sua offerta ufficiale al Commissario della procedura di amministrazione ordinaria, composta dal piano industriale ed occupazionale e delle relative garanzie finanziarie».