Istat: il Pil risale (più 0,1%) nel quarto trimestre 2014. Il bonus di 80 euro ha tolto dalla povertà 97 mila famiglie
ROMA – L’Istat stima per l’Italia una riduzione del Pil dello 0,3% per il 2014. L’economia, prevede l’istituto di statistica, calerà ancora dello 0,1% nel terzo trimestre per segnare un +0,1% nel quarto. Lo ha affermato il presidente dell’Istat, Giorgio Alleva, segnalando in un’audizione sul Def davanti alle commissioni bilancio di Camera e Senato che «tale andamento fornirebbe un analogo impulso negativo al 2015 per effetto del trascinamento».
L’Istat sottolinea anche gli effetti positivi del bonsu Irpef da 80 euro. Dopo che in passato era stato affermato che il bonus non aveva avuto alcuna influenza sul rilancio dei consumi, adesso si scopre che però almeno un benefico effetto la ha prodotto, perché «porterebbe a una lieve riduzione della diseguaglianza economica e del numero dei poveri, circa 97 mila famiglie povere in meno. La spesa annuale andrebbe a beneficiare individui per circa 2/3 in famiglie con redditi medio-alti e beneficerebbe maggiormente le coppie con figli». Il dato è significativo perché il numero di poveri nel 2013 era cresciuto di 1,2 milioni rispetto al 2012, arrivando a oltre 6 milioni di pesone, circa il 10% della popolazione. La metà di queste risiede nel Mezzogiorno. In questa cornice i minori in condizioni di povertà sarebbero oltre 1,4 milioni con un incremento annuo superiore al 35%.
Dalla simulazione presentata in Parlamento emerge anche che la riduzione permanente dei contributi sociali a carico dei datori di lavoro per un punto di Pil (in pratica per 16 miliardi) spingerebbe il Pil di 0,2 punti dal secondo anno, comporterebbe una crescita dell’1,6% dell’occupazione dal terzo anno e favorirebbe una ripresa progressiva dei consumi e degli investimenti (che aumenterebbero di 0,9 punti nel terzo anno).