Uffizi: turisti con un clic alla scoperta delle statue d’oro
FIRENZE – Un nuovo percorso, tutto digitale, agli Uffizi alla scoperta delle sculture antiche. Non molti sanno che le candide sculture in marmo d’epoca romana erano in realtà dipinte. Una volta anche quelle conservate oggi nella Galleria degli Uffizi presentavano delle parti dorate. Tra queste la Venere dei Medici della Tribuna aveva i capelli d’oro e come si può vedere oggi grazie alla «stazione multimediale» che è stata donata da MetaEnergia e collocata nel primo corridoio degli Uffizi.
Anche le ali degli amorini del Rilievo dei troni, oppure l’egida della Minerva, ossia la sua corazza, che si può ammirare transitando nell’anticamera della Direzione della Galleria o gli spallacci del busto di Adriano nel primo corridoio del museo aveva in origine un rivestimento dorato.
Per «rivelare» ai visitatori le tracce di colore, che altrimenti non potrebbero essere viste, il Dipartimento di Antichità Classiche degli Uffizi ha attivato un nuovo percorso di visita multimediale dal titolo «Gold Unveiled©». Il progetto è partito ieri 18 ottobre in occasione dell’International Archaeology Day promosso dall’American Institute of Archaeology di Chicago, di cui il Museo è divenuto per l’occasione collaboratore ufficiale.
Si tratta di una nuova iniziativa tra le molte attivate già dal Polo Museale al fine di valorizzare il patrimonio archeologico della Galleria che rappresenta una parte importante della Galleria degli Uffizi. Il percorso, che sfrutta la tecnologia dei codici QR, è pensato con l’obiettivo di valorizzare un tema non semplice da comunicare al pubblico facendo ricorso alla pannellistica tradizionale.
Infatti il percorso è dedicato proprio alla scoperta della doratura su marmo nella statuaria antica. Il percorso è strutturato basandosi su un sito web già operativo – www.goldunveiled.it – ed è stato pensato al fine di divulgare ad un pubblico il più ampio possibile la conoscenza dei risultati delle indagini archeometriche che da circa tre anni il Dipartimento di Antichità Classiche della Galleria degli Uffizi, con la collaborazione del Dipartimento di Chimica dell’Università di Modena e Reggio Emilia, sta conducendo sulla più importante collezione di statuaria antica presente a Firenze.