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Sanità toscana: Rossi annuncia il taglio delle asl (per non andare contro Renzi)

Matteo Renzi & Enrico Rossi
Matteo Renzi & Enrico Rossi

Rossi accoglie l’invito del premier Renzi. Il Governatore della Toscana, in un’intervista a Sky Tg 24, ha enunciato i suoi propositi per ridurre le spese regionali, in particolare quelle della sanità: «Ho intenzione di proporre al consiglio regionale una riforma strutturale della sanità. Dopo aver razionalizzato la rete ospedaliera e aver attuato una programmazione di area vasta, chiederò di procedere a una drastica riduzione delle aziende sanitarie. Dalle 12 attuali, più 4 aziende ospedaliere, passeremo a 3 aziende sanitarie ospedaliere, concentrate nelle aree vaste e collegate alle università toscane».

RISPARMI – Rossi sostiene che in questo modo i risparmi sostanziali verranno non tanto dalla diminuzione di dirigenti a cui attribuire stipendi elevati, ma soprattutto dalla riorganizzazione. Il vero risparmio, secondo il Governatore, deriverà dall’istituzione dei dipartimenti nelle varie discipline sanitarie. Le specialità potranno essere collocate nei diversi punti dell’azienda, valorizzando le vocazioni specifiche. Il dipartimento sarà il vero luogo di destinazione delle risorse, dove eliminare doppioni e risparmiare sui dirigenti.

SPRECHI – Nell’intervista Rossi ha dichiarato anche: «Sono d’accordissimo sulla lotta agli sprechi, bisogna controllare meglio gli acquisti e si può fare meglio sul capitolo delle forniture innanzitutto anche attraverso strumenti legislativi che il governo potrebbe metterci a disposizione. Sono favorevole alla spending review anche per quanto riguarda gli appalti dei servizi – ha concluso a SkyTg24 – dicendo con molta chiarezza però di stare attenti a non colpire i lavoratori».

SUPERTICKET – E infine torna su una sua idea ricorrente e afferma che prima di tagliare i servizi preferisce imporre un contributo a chi ha un reddito di 2.500-3mila euro netti mensili, su interventi chirurgici costosi. Un sostanziale superticket che, secondo il Governatore, è un sistema per mantenere una sanità pubblica. Ma rischia invece di dirottare questa fascia di utenti verso la sanità privata.

PARTITI – La presa di posizione di Rossi è in massima parte condivisibile perché diretta alla lotta agli sprechi e il suo esempio potrebbe essere seguito da altri presidenti di regioni, che non brillano molto per efficienza e risparmi nella gestione della sanità. Incontrerà resistenze anche nel suo partito e, a livello nazionale, anche negli altri partiti perché in questo modo si riducono le poltrone, attribuite finora, in generale, più per vicinanza politica che per meriti specifici o scientifici. Se comunque le iniziative annunciate porteranno a risparmi e razionalizzazioni nella sanità toscana, mantenendo o migliorando il livello di qualità del servizio, non potremmo che rallegrarci della riorganizzazione annunciata, attendendone i benefici effetti.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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