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Sesto fiorentino: sabato 25 ottobre al «Medico amico day» per il test dell’acido urico

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FIRENZE – «La maggioranza dei toscani non ha idea di che cosa sia l’uricemia né di quale sia il proprio valore: appena il due per cento conosce l’acido urico», sono le parole di Gianluca Macciano, presidente provinciale Snami. Ecco allora che sabato 25 ottobre a Sesto Fiorentino ci sarà Medico amico day», la prima giornata nazionale dedicata al controllo dei valori dell’acido urico nel sangue. «L’obiettivo del Medico amico day – spiega Macciano – è portare gli italiani a misurarsi l’acido urico».

ACIDO URICO Secondo recenti studi, l’acido urico è un fattore di rischio cardiovascolare potenzialmente pericoloso soprattutto in chi ha già colesterolo alto, ipertensione o iperglicemia. Secondo le stime il 40 per cento dei toscani, circa ottocentomila persone, ha l’uricemia oltre il limite, ma la maggioranza non lo sa perché pochi la controllano.

TEST Cosa fare in concreto? «Il test è semplice ed economico, – dice Gianluca Macciano – basta una goccia di sangue. In caso del riscontro di iperuricemia, è opportuno cercare di ricondurre il paziente nella norma per non correre inutili rischi: a seconda del profilo generale del paziente si può essere più o meno aggressivi, tenendo conto di tutti gli altri elementi di pericolo». Un test gratuito, dunque, per misurare il proprio grado di uricemia. E disponibile per tutti i cittadini che vogliano sottoporsi ai controlli. Un eccesso di acido urico nel sangue accresce fino al 26 per cento la mortalità per cause cardiovascolari e del 22 per cento la probabilità di ictus; sarebbe la concausa di quattro infarti su dieci. In Toscana l’iperuricemia è corresponsabile di poco meno di tremila dei 7700 infarti che si verificano ogni anno.

ALIMENTAZIONENetto arriva il no alle bibite gassate. «La prima e più importante strategia è una revisione dell’alimentazione: l’acido urico è presente in abbondanza nei cibi di origine animale, per cui ridurre la carne nella dieta è un primo passo per migliorare i propri valori. Inoltre poiché lo stesso acido urico si forma dal metabolismo del fruttosio, sarebbe opportuno ridurre il consumo di cibi addizionati di tale zucchero come le bevande dolcificate».

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