
Super ticket sanità in Toscana, Forza Italia attacca Rossi: «Scelta iniqua, pagano i soliti»

FIRENZE – In un colpo solo, e suo malgrado, il presidente della Regione, Enrico Rossi, sembra aver coalizzato contro di sé in un sol colpo pezzi del suo partito (il Pd), membri autorevoli della sua stessa giunta, e tutta Forza Italia.
In un tormentato vertice serale, ieri, 21 ottobre, il governatore ha faticato ha trovare un’intesa con parte della sua maggioranza in rivolta per l’ipotesi dell’introduzione di un super ticket sanitario in Toscana. Destinato a chi ha un reddito superiore a 50 mila euro, il super ticket, qualora fosse introdotto, servirebbe a far fronte agli annunciati tagli agli enti locali previsti nella legge di Stabilità del Governo Renzi.
Stamani in una conferenza stampa convocata ad hoc, i consiglieri regionali di Forza Italia hanno duramente polemizzato contro l’idea del governatore. «Il presidente Rossi immola la sanità toscana sull’altare della sua ricandidatura – hanno sostenuto -, andando a penalizzare un’ampia fascia di famiglie che con le loro tasse già contribuiscono a finanziare i servizi sanitari. Ingiusto e insensato che cittadini siano oggi costretti a pagarne un ticket per le attività chirurgiche».
Secondo gli esponenti forzisti, fra cui il capogruppo Giovanni Santini e il consigliere, e vicepresidente della Commissione sanità, Stefano Mugnai, quella del superticket sul ceto medio è «una misura che oltre a penalizzare centinaia di migliaia di toscani, rischia di spingere verso il privato coloro che se lo possono permettere. Più sono i cittadini che si rivolgono al privato, meno è il gettito derivato dai ticket delle prestazioni presso le strutture pubbliche».
Gli esponenti azzurri concordano invece sull’accorpamento delle Asl, tema, hanno ricordato, già presente in una mozione dell’allora Pdl, presentata nel 2012 e respinta dal Consiglio toscano. «Oggi – ha ricordato Santini – a oltre due anni di distanza Rossi si accorge che la nostra proposta era ragionevole. Quanti milioni avremmo risparmiato in questi anni se avessero dato seguito alla nostra mozione?”. Domani 23 ottobre, ha ricordato Mugnai, «in commissione sanità è previsto il voto sul nuovo piano sociosanitario per andare poi in aula prossimamente. Ma è inutile approvare questo piano che è basato su 18 tra Asl ed enti, anziché 3».
Secondo Forza Italia inoltre, qualunque sia l’ammontare esatto del taglio operato dal Governo, sarà comunque nettamente inferiore ai 420 milioni di euro del buco di bilancio della Asl di Massa. Proprio oggi, 22 ottobre, è arrivata la notizia dell’assoluzione dell’ex direttore generale dell’Asl di Massa, Alessandro Scarafuggi. Per questa vicenda «crolla definitivamente l’impianto accusatorio che il governatore Enrico Rossi aveva tentato di imbastire – dice Forza Italia – arrivando persino, per rendersi credibile, a inviare a Scarafuggi e Delvino una diffida con richiesta di risarcimento danni e tanto di Iban su cui versare alcune decine di milioni di euro».