Fiorentina disastrosa, regala la partita alla Samp: 3-1. Gonzalo il peggiore. Pagelle
GENOVA – Un disastro! La Fiorentina non riesce a fare il salto in classifica e regala letteralmente la partita a una Sampdoria coriacea ma non irresistibile. Mihajlovic può essere grato ai giocatori viola che hanno sbagliato tutto quello che era possibile: dal rigore che Gonzalo si è fatto parare facilmente dal connazionale Romero, al terzo gol di Eder, che prima riceve il pallone da uno spaesato Pizarro, poi si fa beffe dello stesso Gonzalo che non lo mette giù perché sarebbe stato espulso. Nel primo tempo, infatti, si era lasciato sfuggire Soriano, poi agguantato per evitare che andasse in porta. Così, mentre Eder sta andando a chiudere la partita segnando il gol del definitivo tre a uno, Gonzalo non può fare nemmeno un fallo.
E’ andata così: con un errore dopo l’altro, i viola hanno graziosamente donato tre punti a una Samp che ha saputo approfittare della loro pessima giornata. Una giornata nella quale ha giocato un ruolo non secondario l’arbitro Giacomelli, capace di regalare (ma non siamo a Natale, diamine!) il primo gol ai blucerchiati con un rigore assai strano: Aquilani ha sbattuto addosso a Soriano che stava uscendo dall’area di rigore, mentre il pallone era in alto e nessuno avrebbe potuto ragionevolmente prenderlo per far gol. Non è stato un fallo, ma quasi uno scontro fra giocatori che guardavano altrove. Si dirà che poi Giacomelli ha in qualche modo rimediato concedendo un rigore anche ai viola per una vistosa trattenuta di Palombo su Babacar che, senza essere sbilanciato, avrebbe potuto anche metterla dentro. Arbitro Giacomelli insufficiente anche dopo, rovesciando i falli, concedendo una raffica di punizioni alla squadra di casa. E ignorando una mano in area di Palombo che avrebbe potuto essere il secondo rigore a favore dei viola.
GIORNATACCIA – Ma il giudizio assai negativo sull’arbitro non deve sembrare una giustificazione per la sciagurata partita della Fiorentina. Dove hanno fallito soprattutto i giocatori cardine, a cominciare da Gonzalo: gli avevamo visto commettere errori anche in passato, ma non così tanti insieme. Fino a chiederci: perché il rigore è stato fatto battere a lui? Ma soprattutto Gonzalo ha sbagliato tanto negli interventi difensivi. Assai meglio Savic, capace anche di trasformarsi in goleador: preciso e bellissimo il suo colpo di testa vincente. Purtroppo non è bastato! Male anche Pizarro, entrato nella ripresa al posto di un Badelj che non ha saputo né costruire, né fare l’incontrista. Benino Aquilani. Bene, invece, Borja Valero. Ma, come Savic, la sua abnegazione e il suo mettersi a disposizione di tutti non è stato sufficiente a evitare una disfatta dalla quale la Fiorentina ha comunque la possibilità di rialzarsi non tanto in Coppa, giovedì con il Paok, ma domenica contro un Napoli gasato dal successo sulla Roma. Ah, dimenticavamo i giocatori davanti: male Cuadrado e Babacar. Insufficiente Ilicic. Insignificante il ritorno di Gomez. Montella avrà molto da fare in settimana…
MAGLIA NERA – Applausi dei tifosi della Samp per Montella all’annuncio delle formazioni. Da giocatore è stato un goleador blucerchiato. Da allenatore manda in campo una formazione un po’ a sorpresa nel tentativo di vincere questa partita e far partire la rincorsa viola alla Champions. Infatti c’è Richards nel quartetto difensivo con Gonzalo Rodriguez, Savic e Alonso. A metà campo Badelj (al posto di Pizarro che non ha recuperato) insieme ad Aquilani e Borja Valero. Dvanti, come al solito, Cuadrado, Ilicic e Babacar. Si comincia con la Fiorentina, in maglia nera quasi intonata al giorno dei defunti, subito in avanti. Ma la prima occasione vera è della Samp: al 5’ in seguito a un angolo, Soriano prende il pallone fuori area e cerca di servire Bergessio, solo davanti a Neto, che però non ci arriva per un soffio. Subito dopo (6’) Ilicic è bravo a inserirsi fra i difensori blucerchiati e a impossessarsi del pallone portandolo fino al limite dell’area servendo Babacar che calcia fuori di un paio di metri. Il terreno è pessimo: più dissestato di una strada di montagna, tipo mulattiera. I rimbalzi strani sono assai condizionanti per tutti.
OKAKA – Rovesciamento di fronte e la Samp si ripresenta nell’area viola, Okaka guarda il pallone e va sbattere contro Neto in uscita: reclama il rigore, l’attaccante doriano, ma invano. Ed è giusta l’interpretazione dell’arbitro Giacomelli perché Neto non si era assolutamente mosso e non ha colpa se l’attaccante gli è rovinato addosso. Del resto, Okaka sembra amare molto le sportellate: poco prima aveva provocato una brutta caduta di Savic, caduto sbattendo pericolosamente la nuca a terra, e si era distinto in un brutto fallo su Cuadrado. Okaka e Bergessio si fanno spesso pericolosi, imitati da Rizzo capace di scendere e tirare in porta (15’) ma sbagliando nettamente la mira.
RIGORE – Incredibile Giacomelli (26’) che concede un calcio di rigore capace di fare … giurisprudenza. Nel senso che si è inventato un fallo simile a un incidente stradale. Uno scontro fra guidatori distratti. Nel senso che Aquilani incoccia su Soriano che sta uscendo dall’area, mentre il pallone è in alto e non in possesso del giocatore sampdoriano. Nessuno dei due si accorge dell’altro. Ma Giacomelli, che aveva giudicato giustamente l’episodio fra Neto e Okaka, indica il dischetto: batte Palombo (27’) che spiazza Neto. Zero a uno.
GONZALO – La Fiorentina reagisce con foga. E appena quattro minuti dopo aver incassato il vantaggio blucerchiato, ecco l’occasionissima per pareggiare. Babacar si destreggia bene in area, a pochi metri dalla porta, cerca di prendere la mira, ma Palombo lo ostacola fino a farlo cadere (31’). Giacomelli ripunta il dito sul dischetto. Palombo protesta, ma l’arbitro è irremovibile. Va Gonzalo sul pallone. Calcia con poca convinzione e il connazionale Romero, portiere della nazionale argentina, già bravo a parare rigori nel mondiale brasiliano, intuisce e addirittura blocca il pallone fra il tripudio dei compagni. Ahi, che cosa ha sciupato la Fiorentina…
RIZZO – Reagiscono i viola, ma la conclusione di Babacar (39’), che calcia male, è poco più che un passaggio al portiere avversario. Ma la Samp, incredibilmente, trova un altro gol: scende di nuovo Rizzo che porta scompiglio nella difesa della Fiorentina, sembra quasi affondare nel burro, e riesce a infilare il pallone in rete (43’) dopo averlo fatto passare sotto le gambe di Neto. No, questo è troppo per i difensori viola: non è possibile lasciarsi sorprendere così. Non si possono guardare solo gli attaccanti e farsi infilare da un difensore che arriva da dietro. Rizzo, che l’anno scorso giocava nel Modena insieme a Babacar, dimostra di essere letale quando si proietta in avanti.
SAVIC – Ma la Fiorentina pasticciona, che sbaglia e regala tanto, sembra a vere sette vite, come i gatti. Soprattutto ha un Borja Valero che non molla mai. E’ lui che fa cenno ai compagni di crederci e ripartire. Da una sua azione nasce un angolo che egli stesso s’incarica di battere, calibrando il pallone con precisione per il centro dell’area piccola, dove Savic salta più in alto di tutti, colpisce bene e la manda in rete: uno a due. Uff, la partita si riapre: andare negli spogliatoi con un solo gol di svantaggio è un handicap meno pesante. Ma è ovvio che Montella avrà avuto molte cose da dire ai suoi, soprattutto molte orecchie da tirare.
MANO – In avvio di ripresa, però, la Samp continua a essere pericolosa: Okaka (3’) riesce a tirare ma Neto para. Rispondono i viola con Babacar su punizione (5’) ma la conclusione diretta è debole anche per via del terreno dissestato che gioca brutti scherzi. Palla angolata ma non irresistibile e Romero può intuire e bloccare. Poi è Gonzalo, in serata davvero disastrosa, che combina un gran pasticcio su Soriano che gli va via: lo cintura e rimedia il giallo. Ahi, Gonzalo, così proprio no… Montella toglie Badelj, poco produttivo a metà campo, e inserisce Pizarro. La Fiorentina reclama un rigore (60’): su cross in area Babacar liscia ma Palombo tocca con il braccio destro. Giacomelli stavolta lo grazia. Quindi nuovi cambi: fuori Richards e dentro Pasqual, mentre Miha toglie Bergessio per Eder.
GOMEZ – A sorpresa, dopo aver giurato il contrario, Montella decide di far giocare Mario Gomez. Esce Cuadrado, un altro in giornata nera come la maglia. Nella Samp fuori il bravo Rizzo, sostituito da Krsticic. Poi Gonzalo sbaglia ancora, lasciando un ottimo pallone a Okaka che però si fa parare la conclusione da un guizzante Neto. Rovesciamento di fronte e primo tiro a rete di Gomez (28’): Romero blocca a terra.
PIZARRO – Frittata al 33’: Pizarro ne combina un’altra delle sue perdendo il pallone su Eder che riesce non solo a destreggiarsi in mezzo a tre viola-neri. Gonzalo, già ammonito, non lo butta giù e il brasiliano è capace anche di attirare fuori Neto per batterlo con un tiro preciso e beffardo. Ahi, questo è troppo. Difesa viola inguardabile, un po’ come tutta la squadra. Inutile il tentativo d’assedio finale. Ora serve uno scatto d’orgoglio, magari una vittoria contro il Napoli.
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Pierluigi
Lo sconcerto è tanto che non si riesce nemmeno ad esaminare obiettivamente il motivo di questo comportamento alterno, generalmente penoso.
Il deprecato Corvino aveva comprato una buona dose di bidoni, ma anche Pradè e Macia si sono dati veramente daffare, in quanto hanno puntato su due campioni già infortunati, ma al seguitare delle loro indisposizioni, anzichè acquistare al massimo 2 o 3 rimpiazzi validi per i ruoli mancanti, hanno preso giocatori che starebbero meglio in serie B.
Se ci mettiamo anche l’allenatore, che ogni domenica cambia squadra, forse per trovare qualcuno che sia all’altezza, siamo al completo.
Si capisce come mai non si vinca uno scudetto da oltre 40 anni.