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Toscana, il nibbio reale torna a vivere sul Monte Amiata

Esemplari di nibbio reale, d nuovo presenti sul Monte Amiata
Esemplari di nibbio reale, di nuovo presenti sul Monte Amiata

GROSSETO – Il nibbio reale è tornato a volare nel territorio dell’Amiata. La bella notizia è stata resa possibile grazie a un progetto di ripopolament0 del rapace, cofinanziato dall’Unione Europea e sostenuto da Enel Distribuzione.

Nell’ambito della stessa iniziativa sono stati reinseriti nell’alta Valle dell’Albegna (in Maremma) e nel Parco di Frasassi (nelle Marche) anche di esemplari di pipistrello.

Per migliorare l’ambiente in cui i volatili devono vivere e riprodursi, e salvaguardare la loro incolumità, sono stati effettuati una serie di interventi per la sostituzione dell’armamento dei pali della luce e per l’isolamento dei conduttori su oltre 70 km di linee elettriche.

Ciò ha consentito il rilascio di giovani esemplari di nibbio reale, provenienti dal Cantone di Friburgo in Svizzera e dalla Corsica. Il progetto, durato cinque anni, si è sviluppato nell’Area amiatina e nel Parco Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, nelle Marche, con il coordinamento dell’Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetana e della Comunità Montana dell’Esino Frasassi, creando anche opportunità di lavoro e di sviluppo turistico.

Dei risultati di questo impegno si parlerà da domani 5 novembre in un seminario al Nuovo Teatro Comunale di Santa Fiora. I lavori del convegno si concluderanno il 7 novembre una sessione escursionistica, durante la quale i partecipanti potranno visitare i sentieri del Monte Labbro e dell’Alta Valle dell’Albegna per verificare i risultati di alcune delle azioni realizzate nell’ambito del progetto: le molte decine di nibbi reali che convergono verso il roosting e la mangiatoia del Centro Rapaci Minacciati (Cerma) a Rocchette di Fazio (Gr).

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