Europa League: Fiorentina-Paok (stasera, ore 21,05, diretta tv su Mediaset Premium), Montella sprona i viola: «Ora svegliamoci!»
FIRENZE. Vigilia elettrica sebbene quella di stasera (ore 21,05, diretta tv solo su Mediaset Premium) contro il Paok Salonicco, per la Fiorentina sia una gara che conta fino a un certo punto. Almeno per la classifica del girone K di Europa League, già largamente dominato dai viola. Ma nella conferenza stampa pre-match oltre a Montella si presenta anche Pizarro, di fatto il vero capitano viola che ne approfitta per strigliare un po’ i compagni.
MONTELLA. Andiamo per ordine, partendo dal tecnico. Abbiamo un’opportunità importante davanti al nostro pubblico per poter poi concentrarci bene sul campionato, anche perché ne abbiamo bisogno. Dubito che il Paok penserà al Panatinahikos e al torneo greco. Le squadre forti non possono sottovalutare nessun tipo di partita. Mi aspetto quindi una gara molto maschia perché loro daranno il massimo per andare avanti in Europa. Sono una squadra completa ma molto dipende da noi».
MOMENTO. Un concetto ripreso più volte dall’allenatore, che sottolinea a più riprese come il momento sia delicato senza per questo perdere la fiducia. «La squadra è molto cosciente di quello che fa. Potrebbero esserci anche situazioni peggiori da affrontare. Dobbiamo riprendere il cammino sul campo che pensiamo di meritare. Questa gara può darci la qualificazione matematica, di conseguenza un inizio di continuità che ricerchiamo e di cui abbiamo bisogno. C’è ottimismo».
GOMEZ. Ed eccoci ai singoli. Si parte ovviamente con Mario Gomez, il più atteso. «Non ha i 90 minuti nelle gambe. Però l’idea è quello di farlo giocare perché ha bisogno di acquisire il ritmo partita. Fisicamente voglio capire fin dove arriva, per cui potrebbe partire titolare. Anche perché – osserva Montella – mentalmente lo vede molto bene, in lui c’è volontà e determinazione. Sono fiducioso sul suo futuro rendimento. E’ riconoscente verso la società e la città intera. E’ stato sfortunato, di sicuro non si è fatto mai male volutamente».
BERNARDESCHI. A proposito di infortuni, il discorso scivola poi inevitabilmente su quello fresco di Bernardeschi. «Da giovane – ricorda il tecnico – mi sono operato nella stessa clinica: ho avuto un infortunio molto simile. Deve vedere ciò che gli è accaduto in maniera distaccata. Talvolta fermarsi può anche aiutare. So che è difficile accettarlo, ma è anche vero che si può tranquillamente recuperare nella sua totalità. Si è fatto male da solo, non c’è stato nessuno scontro con i compagni anche se uno gli ha fatto una scivolata vicino».
BASANTA. Restando sui giocatori, al solito nessun accenno di formazione (ma c’è quel «Tatarasanu mi dà le stesse garanzie di Neto» che di fatto vale una riconferma per il portiere romeno in coppa), ma solo un elogio per Basanta, pronto stasera a giocare al centro della difesa come contro l’Udinese. «Basanta può giocare anche titolare, si sta adattando al calcio italiano, è un calciatore estremamente intelligente. Si può ritenere un titolare, avrà di sicuro il suo spazio», conferma l’allenatore.
PIZARRO. Nell’undici iniziale potrebbe esserci anche Pizarro: l’infortunio muscolare ormai è alle spalle. «Vorrei giocare sempre ma so che non è possibile. Comunque ora sto molto meglio, questa settimana mi sono allenato praticamente tutti i giorni», fa presente il cileno in conferenza stampa.
SMOKING. Che poi approfitta dell’occasione per lanciare alcuni strali. «Rispetto agli altri anni dobbiamo trovare l’equilibrio. Ciò vuol dire che è ora di lasciare lo smoking a casa e iniziare a pedalare. Dobbiamo svegliarci. Si sono lasciati punti importanti. Recuperarli in serie A è molto difficile. Dobbiamo guardarci dentro e dare di più. Da Genova a Firenze nel pullman non volava una mosca: completo silenzio, sembrava un funerale. Vuol dire che la squadra è rimasta malissimo. Facciamo un passo alla volta, il campionato sembra molto equilibrato, meglio non guardare la classifica per un po’. La peggiore nostra avversaria è la concentrazione. Se ce l’abbiamo possiamo battere chiunque, altrimenti si può perdere con tutti. Inutile quindi andare a dire che siamo da terzo posto se poi si gioca come a Genova». Parole che lasciano il segno: vigilia non banale, appunto.