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Lavori Tav a Firenze

Firenze, tunnel tav: il Movimento 5 stelle teme rischi gravi

I lavori della Tav sotto inchiesta a Firenze
I lavori della Tav sotto inchiesta a Firenze

FIRENZE – Il sindaco di Firenze Dario Nardella «dovrebbe avere la decenza di andare dai cittadini e dire che andiamo incontro a un’opera rischiosissima per Firenze e per i cittadini», ovvero il sottoattraversamento Tav. Lo ha affermato Alfonso Bonafede, deputato fiorentino del M5S, nel corso di un’iniziativa del movimento sullo Sblocca Italia oggi a Palazzo Vecchio, dedicata in particolare ai rischi connessi al tunnel dell’Alta velocità.

NARDELLA – «Due-tre settimane fa – ha raccontato – grazie al lavoro dei consiglieri comunali fiorentini del Movimento, ho avuto un incontro con Nardella insieme al deputato Samuele Segoni. Nardella ha detto che era all’oscuro delle problematiche, e ci ha anche detto che era insediato da 6 mesi, come se non fosse stato il vicesindaco per 4 anni quando il sindaco Renzi non c’era mai. L’incontro sembrava un film di Totò: ci siamo ritrovati a parlare coi tecnici, portavamo le nostre denunce, a ogni denuncia Nardella si rivolgeva all’ingegner Parenti chiedendo se fosse vero, e a ogni nostra frase c’era la conferma. Nardella è rimasto senza parole, salvo chiedere se il sindaco rischiava qualcosa».

RENZI – Bonafede ha quindi chiamato in causa il premier Matteo Renzi, ex sindaco di Firenze: «Chi ha detto per cinque anni che le problematiche non erano locali ma nazionali, ora che a Roma c’è, cosa sta facendo per difendere Firenze? Nulla, anzi, con lo Sblocca Italia il governo si autodelega a prendere provvedimenti in materia di terre di scavo. Oggi c’è un provvedimento della Procura che le blocca perché non possono essere portate a Santa Barbara: il governo vuole dire che da domani in poi quelle terre non saranno più inquinanti, è folle». Per il deputato grillino «si continua a dire che ci saranno compensazioni, che sono niente rispetto ai sacrifici a cui andiamo incontro. La compensazione è un concetto giuridico per cui si compensano beni omogenei, come soldi con soldi: non salute con soldi, questa è prostituzione urbanistica».

ALTERNATIVE – Bonafede ha quindi osservato che «ci sono due alternative: o il sottoattraversamento, che è un’opera folle, dal costo sulla carta di 2 miliardi di euro; o il passaggio in superficie, proposta elaborata da professori dell’Università di Firenze, che costerebbe intorno ai 300 milioni senza incognite. Inutile dire che la politica locale, e a questo punto nazionale, continua a investire sulla strada più rischiosa e costosa».

Senza dimenticare che l’inchiesta della procura fiorentina in merito a quest’opera è ancora in corso e promette sviluppi ulteriori.

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