
Cgil, otto ore di sciopero generale il 5 dicembre contro legge di Stabilità e Jobs Act

ROMA – Sciopero generale nazionale di 8 ore venerdì 5 dicembre per protestare contro la legge di stabilità e il jobs act del Governo Renzi. Lo ha annunciato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. La proposta è stata fatta al direttivo della Cgil e sarà messa ai voti alla fine della riunione. La durissima protesta viene annunciata per il venerdì di vigilia del Ponte dell’Immacolata e dopo che questa mattina, 12 novembre, Palazzo Chigi aveva formalmente convocato, per bocca del ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, le parti sociali il 17 novembre. Sabato scorso i sindacati avevano portato in piazza a Roma 100 mila statali.
Susanna Camusso ha contestualmente chiesto a Cisl e Uil di «convergere sulla data del 5 dicembre» per lo sciopero generale. Ma non manca il rischio di una spaccatura del fronte sindacale, dopo l’apertura del Governo con la convocazione delle parti sociali per il 17 novembre. Per il 5 dicembre era già comunque fissato, insieme a Cisl e Uil, lo sciopero dei dipendenti della scuola. «La proposta e l’appello che facciamo a Cisl e Uil – ha detto Camusso – è di convergere sulla data del 5 dicembre per lo sciopero generale».
La volontà di scioperare contro la legge di stabilità ed il jobs act «parte dalla valutazione della grande mobilitazione del 25 ottobre, da quella dell’8 novembre delle categorie pubbliche, dalla richiesta venuta da quella piazza e dalla volontà – ha spiegato il leader della Cgil – di salvaguardare tutti i punti di iniziative unitarie che ci sono, a partire dalla decisione dello sciopero della scuola e del pubblico impiego». Quanto alla posizione di Cisl e Uil, Camusso ha aggiunto: «Credo che sia un tema di responsabilità di tutti quello di ascoltare le piazze e le iniziative che ci sono».
Sulla convocazione delle parti sociali fatta dal ministro Madia, il leader della Cgil ha sottolineato: «Come abbiamo detto al ministro siamo sempre disponibili al confronto e pensiamo che il confronto sia il risultato della mobilitazione del pubblico e per questo va continuata la mobilitazione». Per il 5 dicembre verranno organizzate manifestazioni territoriali e per le zone alluvionate verranno decise iniziative ad hoc.