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Toscana, sciopero Cobas: treni cancellati e in ritardo. A Firenze traffico in tilt per ore

Viale Belfiore, a Firenze, completamente bloccato per effetto dei cortei intorno alle 11,30 di oggi 14 novembre
Viale Belfiore, a Firenze, completamente bloccato per effetto dei cortei intorno alle 11,30 di oggi 14 novembre

FIRENZE – Traffico deviato a Firenze con lunghe code a passo d’uomo e rallentamenti, soprattutto sui sui viali, nella mattinata di oggi, 15 novembre, per il triplice corteo indetto in occasione dello sciopero generale nazionale dei sindacati di base. Ma fortissimi disagi ci sono stati per i passeggeri dei treni, in particolare per i pendolari. Ma anche in tarda mattinata, intorno alle 11.30, alla stazione di Santa Maria Novella, erano numerose le cancellazioni dei treni regionali in arrivo: soprattutto di quelli provenienti da Viareggio, Pistoia, Borgo San Lorenzo e Siena. Il treno locale in partenza per Faenza delle 11.40 portava 30 minuti di ritardo; il treno alta velocità per Milano Porta Garibaldi delle 11.25 portava 45 minuti di ritardo. Sul sito web di Trenitalia un apposito elenco segnala 13 Intercity cancellati in tutta Italia.

A Firenze, a metà mattina in zona Fortezza, al semaforo dopo il sottopasso di viale Belfiore, il traffico era completamente intasato, anche perché i vigili hanno dovuto deviarlo sull’asse via Guido Monaco-via Alamanni; lo stesso per coloro che arrivavano da viale Redi. Poche centinaia di metri più in là, infatti, in via Ponte alle Mosse, era previsto il ricongiungimento di due dei tre cortei, composti da lavoratori, precari, studenti, disoccupati, occupanti di case sfitte, attivisti del movimento No Tav e antagonisti.

Tuttavia secondo il comandante della polizia municipale, Marco Seniga, a metà mattina, dopo l’ora di punta degli ingressi al lavoro e nelle scuole, il bilancio della situazione era il seguente: «Ci sono stati problemi in area stazione e Fortezza ma complessivamente il traffico sta reggendo, benché rallentato. Questo succede anche perché vi sono meno macchine, in strada: probabilmente perché è stato recepito l’appello del sindaco Dario Nardella a lasciare l’auto a casa, oggi».

In tutto circa 2 mila persone, quelle che hanno sfilato, secondo la questura. A centinaia si erano concentrate in piazza Puccini. Molti slogan sono stati contro il premier Matteo Renzi: «Matteo Renzi pezzo di m…». Altro concentramento in piazza San Marco con gruppi delle organizzazioni studentesche. Un terzo corteo con il Movimento lotta per la casa ha raggiunto piazza Puccini, provenendo da piazza Dalmazia, per unirsi ai sindacati di base.

Sono stati stesi striscioni contro inceneritori, il potenziamento dell’aeroporto di Peretola, le banche, il jobs act del Governo Renzi, e contro l’alta velocità ferroviaria. Uno striscione riporta la scritta «Casa, lavoro e diritti. Incrociamo le lotte contro sfruttamento e speculazione». Presenti anche bandiere dei Carc, il movimento politico dei «Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo». Gli stessi Carc hanno mostrato uno striscione con la scritta «Uscire dalle aziende riprendersi il Paese» corredato da falce e martello. Esposte anche bandiere anarchiche. Alcuni manifestastanti hanno scoppiato petardi ed è stato imbrattata la facciata del tribunale dei minori in via della Scala, con scritte e uova piene di vernice rossa. Durante il passaggio nelle vie del centro state tracciate scritte sui muri di un’agenzia interinale, del liceo Galileo in via Martelli, sulla sede dell’Arpat.


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Domenico Coviello

Giornalista

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