Skip to main content
Alberto Monaci

Monte dei Paschi: Regione, Monaci attacca il governatore Rossi: «E’ mai stato dentro una banca?»

Alberto Monaci
Alberto Monaci, presidente del Consiglio regionale della Toscana

FIRENZE – «Mi chiedo se Enrico Rossi sia mai stato dentro una banca…». E’ con questa battuta che il presidente del Consiglio regionale, Alberto Monaci, ricomparso a Palazzo Panciatichi dopo un’assenza piuttosto lunga dovuta a motivi di salute, ha criticato l’uscita del governatore, che chiedeva al governo tanti soldi per salvare il Monte dei Paschi di Siena.

«Il presidente Rossi ha tutta la mia affettuosa amicizia, non ho motivi di astio verso diu lui, ma su questo argomento, quando si zittisce, e’ sempre tardi». Già bancario, e di’endente dello stesso Monte dei Paschi, Monaci usa il vetriolo per commentare la proposta del governatore della Toscana di un intervento dello Stato per salvare il Monte dei Paschi di Siena per trovare i due miliardi di euro, che chiede la Bce dopo gli stress test. Una sortita politica che a Monaci e’ risultata fuori dal tempo. Tanto da lasciarsi andare a toni canzonatori. Perchè sulla proposta di un’azione diretta del Governo è stato detto in mille salse, no. Monaci aggiunge che, forse, tanti altri provvedimenti potevano essere messi in campo e, forse, possono essere ancora possibili. Lui pero’ esclude che sia la nazionalizzazione la strada indicata.

«Lo Stato- continua Monaci – ha già fatto sapere, attraverso autorevoli esponenti del Governo, che non è possibile intervenire con soldi pubblici. Quindi, credo che ormai si continua a dirlo tanto per dire ‘ho detto qualcosa’. Ma sono chiacchiere vane». Monaci non nasconde poi il suo scetticismo sulle manovre in corso per far sopravvivere l’istituto senese. E soprattutto attacca chi ha manovrato al contrario: «E’ stato fatto di tutto, perchè il recupero, che era possibile, non ci fosse».

Allora, per far ripartireMps cos’è necessario fare? Ricominciare da zero? Monaci sostiene che non e’ possibile immaginarlo col disavanzo che hanno realizzato i “grandi scienziati” che qualcuno ha portato a dirigere la banca. Monaci si riferisce al presidente e all’amministratore delegato. Il presidente del consiglio regionale dice che qualcuno dovrà rendersi conto che non si può ripartire con Profumo e Viola, «non come ex banca o come comunità senese, ma come istituto che era la terza banca italiana; qualcuno li ha imposti, quindi non li ha chiesti garbatamente e dovrebbe farsi qualche domanda. E anche qualche componente ha detto no, fin dall’inizio».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741