Maltempo, Firenze: salvato dai vigili del fuoco e dai veterinari dell’Asl il cane Noè. Era fuggito spaventato dai tuoni
FIRENZE – Chi tiene in casa un cane o un gatto lo sa bene: quando lampeggia e tuona i compagni animali domestici hanno paura. Fino a diventare aggressivi e anche pericolosi. Ed è quello che è capitato nel Mugello la notte scorsa, fra martedì 18 e mercoledì 19 novembre, quando lampi e tuoni hanno illuminato la notte e rotto il silenzio nel bel mezzo del temporale. Nel pieno della bufera, un pastore maremmano di 5 anni, un cane di solito buono e bravo, forse momentaneamente solo, è scappato da una casa di San Piero a Sieve, cominciando a vagare per la campagna, dove la tanta pioggia caduta aveva allagato i campi e trasformato tutto in un pantano. E allora? Un cane di 50 chili, per giunta spaventato, ha cominciato a far paura: ringhiando, abbaiando e provocando a sua volta spavento a chiunque lo possa incrociare. Così c’è stato chi ha chiamato i vigili del fuoco che si sono trovati davanti un cane grosso, spaventato e aggressivo: hanno preferito affidarsi a chi ha dimestichezza con gli animali e il loro modo di reagire, e di mestiere fa quello, non spegne incendi. Sono dunque intervenuti i veterinari dell’apposito servizio di prevenzione della Asl che hanno preso il cane ”per il verso del pelo”, placandolo. Recuperata, la bestia è stata asciugata, rifocillata e portata nel canile sanitario a Pratolino dove, grazie al microchip dell’anagrafe canina, è stato identificato il proprietario che è stato contattato per venire a riprenderselo. A propolsito, sapete come si chiama il cane? Noè: un nome da diluvio universale.