Verdini rinviato a giudizio, accusato di corruzione per gli appalti alla Scuola Marescialli dei Carabinieri di Firenze
ROMA – Il senatore di Forza Italia Denis Verdini è stato rinviato a giudizio per concorso corruzione dal gup di Roma nell’indagine sugli appalti per la costruzione della nuova Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri che sarà realizzata a Castello, nella periferia di Firenze. Il processo è stato fissato per il 10 aprile prossimo.
L’inchiesta giudiziaria è un troncone di quella relativa agli appalti per i «Grandi Eventi», partita dalla procura della Repubblica di Firenze nel 2010 e successivamente passata a Roma,
Le presunte irregolarità legate all’appalto della Scuola Marescialli, inserito nell’ambito dei lavori che si dovevano svolgere in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, è già costato in primo grado la condanna a 3 anni e 8 mesi di reclusione di Angelo Balducci, ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, e Fabio De Santis, ex provveditore delle opere pubbliche della Toscana, a 2 anni e 8 mesi dell’imprenditore Francesco Maria De Vito Piscicelli e a 2 anni del costruttore Riccardo Fusi, tutti per concorso in corruzione.
Secondo l’accusa Balducci, assieme a De Santis, avrebbe cercato di pilotare i lavori della costruzione della caserma per farli aggiudicare a Fusi tramite l’intermediazione di De Vito Piscitelli. Balducci e De Santis, che nell’ambito dell’inchiesta erano finiti anche in carcere, avrebbero accettato la promessa di una somma di denaro. Quanto a Verdini, la procura gli contesta di essersi attivato affinché Fusi fosse messo direttamente in contatto con l’allora ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli (mai indagato) e la Btp del costruttore venisse così riammessa nel possesso dei cantieri della Scuola Marescialli e di aver fatto in modo che De Santis venisse nominato provveditore alle opere pubbliche in Toscana.
Il processo è stato fissato per il 10 aprile prossimo.