Skip to main content

Toscana: c’è un bambino ogni due anziani. I minori sono solo il 15% della popolazione (ma vivono meglio dei coetanei di altre regioni)

Nidi d'infanzia per i bambini tra i 3 mesi ed i 3 anni
Nidi d’infazia per i bambini tra i 3 mesi ed i 3 anni

FIRENZE – A 25 anni dall’approvazione da parte dell’Onu, il 20 novembre 1989, della convenzione per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, si è svolta oggi 20 novembre a Firenze la prima conferenza regionale toscana per l’infanzia. L’iniziativa è stata organizzata dall’Istituto degli Innocenti, la più antica istituzione pubblica italiana dedicata alla tutela dei bambini, e dalla garante regionale per l’infanzia, Grazia Sestini.

I DIRITTI DEI PIU’ PICCOLI – Temi in discussione: dalla scuola e dalle politiche dell’affido, all’adozione, alle patologie e ai rapporti con i tribunali per i minori, con le procure, con il carcere minorile. Al centro loro: i minori, bambini e adolescenti. Ad aprire i lavori è stata Alessandra Maggi, presidente dell’Istituto degli Innocenti, che ha ricordato la convenzione per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989, nella quale si riconoscono ai bambini i «diritti alla partecipazione e alla cittadinanza, alla famiglia e al nome, all’istruzione, alla salute, al gioco».

UNA REGIONE DI ANZIANI – «La Toscana è una realtà dove la condizione dei bambini e dei ragazzi è migliore rispetto alla media nazionale anche se si evidenziano alcune criticità – ha detto la garante regionale per l’infanzia, Grazia Sestini -. Ad esempio, i minori tra zero e 17 anni sono pochi, 574 mila, solo il 15% della popolazione (1,4% al di sotto della media italiana) con un indice di vecchiaia molto alto: si parla di un rapporto di un minore (0-14 anni) ogni due ultrasessantacinquenni. Questo porta ad un’evidente influenza negativa sulla società con un invecchiamento della popolazione regionale residente». Sestini si è soffermata sul costante cambiamento dei profili familiari: «Nel 2012 – ha precisato – si contano 5 mila 548 nuove separazioni e 3 mila 796 nuovi divorzi, di questi poco più del 70% delle separazioni e del 40% dei divorzi vede il coinvolgimento di almeno un minorenne affidato». «Da evidenziare – ha concluso la garante – un aspetto che rende la Toscana virtuosa, la capacità di accoglienza: dei 1650 minori che sono fuori dalle famiglie di appartenenza, oltre mille sono stati accolti in famiglie affidatarie e solo 580 in strutture».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741