Pediatri corrotti e latte in polvere: smettiamo di dare la colpa alle mamme …
Era ora che qualcosa uscisse fuori. Queste sono prassi consolidate da decenni, a partire dai turni del latte negli ospedali, per continuare con i campioncini magnanimamente elargiti alle neomamme dai pediatri…
Capita il momento di stanchezza, la piccola difficoltà per una madre. Trovarsi subito l’apparentemente innocua e veloce «soluzione» è un tranello nel quale cascherebbero in molte. Lo sanno bene che il dono iniziale incoraggia al consumo e fidelizza il cliente. I tassi bassissimi di allattamento in italia, se confrontati con le raccomandazioni internazionali OMS, devono pur avere una ragione…
E piantiamola di dare la colpa alle madri, di farle sentire inadeguate: le donne da una parte si sentono dire che «il latte materno è migliore», poi vengono martellate da pubblicità e messaggi di sfiducia e vengono convinte di «non essere in grado». Una ragade, un ingorgo, una notte o due di pianto del bambino, un piccolo rallentamento nella crescita, una difficoltà qualunque… nessuno che dia loro strumenti concreti per superare questi momenti di difficoltà, nessuno che dica loro che qualche intoppo è normale… no. Più facile offrire un biberon.
Spero che la faccenda non si chiuda qua, questi 12 hanno avuto sfortuna ma ce ne sono a centinaia ovunque che fanno ciò che si dice abbiano fatto questi. A me in ospedale dissero che non avrei mai potuto allattare mia figlia, che non avevo latte e che l’avrei fatta morire di fame se non le avessi dato l’artificiale… ebbene non gliel’ho mai dato (così come non le ho mai dato baby food), l’ho allattata in modo esclusivo per sei mesi e poi insieme ad altri cibi ancora per 3 anni. Un gesto dell’ombrello ai siori dottori e la soddisfazione che nessuno sia andato in vacanza con i miei soldi (e con parte della salute di mia figlia).
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