Carceri: detenuto si impicca a Firenze. Rissa allo psichiatrico di Montelupo: tre feriti
FIRENZE – Fine settimana nero per le carceri toscane. Due gravi episodi in poche ore sabato 22 novembre: a Firenze nel carcere di Sollicciano un detenuto si è impiccato mentre nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino un recluso ha aggredito e ferito un altro recluso e due agenti di polizia penitenziaria.
La notizia è stata data dal sindacato Sappe, secondo cui a Sollicciano un detenuto italiano, originario di Massa Marittima, 34 anni (che scontava una pena fino al 2017 per furto, evasione, ricettazione) si è ucciso impiccandosi al letto a castello, opportunamente coperto da asciugamani per celarne la vista mentre i compagni di cella erano fuori.
«Sempre sabato pomeriggio – ha detto il segretario del Sappe Capece – un internato dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario ha prima colpito un altro recluso e poi, una volta raggiunto dai poliziotti penitenziari, li ha violentemente aggrediti con calci e pugni, tanto da fratturare ad uno lo zigomo e all’altro di ferirlo alla schiena. Eventi del genere sono purtroppo sempre più all’ordine del giorno e a rimetterci è sempre e solo il Personale di Polizia Penitenziaria».
La situazione resta critica. «In Toscana – dice il sindacato – si sono contati, dal 1 gennaio al 30 giugno 2014, il suicidio di due detenuti (sempre a Firenze Sollicciano), 524 atti di autolesionismo, ben 57 tentati suicidi sventati in tempo dalla Polizia Penitenziaria, 105 colluttazioni e 33 ferimenti. Sollicciano, Prato e Pisa sono le tre prigioni con il maggior numero di episodi di autolesionismo» come «quando un detenuto si lesiona il corpo ingerendo chiodi, pile, lamette, o procurandosi tagli sul corpo».