Toscana: il gioco d’azzardo brucia 4,3 miliardi di euro l’anno. E il 4% dei ragazzi è a rischio dipendenza
FIRENZE – In un solo anno – il 2012 – in Toscana sono stati spesi per il gioco d’azzardo 4,3 miliardi di euro. Una cifra pari quasi alla metà del bilancio che ogni anno viene redatto dalla Regione Toscana.
La cifra esatta di 4.320 milioni di euro giocati nel 2012, equivale, se divisa per tutti i toscani a 1.234 euro a testa, neonati compresi. Sono alcuni dei dati forniti dalla Cisl regionale alla presentazione della campagna di comunicazione nazionale «Liberi dal gioco d’azzardo», promossa da «Mettiamoci in gioco» e a cui in Toscana aderiscono, tra gli altri, Regione e Anci.
L’11% degli adolescenti, spiegano dalla Cisl, gioca almeno una volta alla settimana, e il 4% rientra nella categoria dei giocatori a rischio. La campagna, viene spiegato in una nota diffusa dalla Regione Toscana, sarà lanciata nei prossimi giorni e «consiste in due spot tv e due spot radio, un manifesto, due locandine, una vetrofania, un cartello per espositori, un banner per siti, immagini coordinate per facebook e twitter».
«Siamo una delle prime regioni italiane ad aver dato seguito alla legge nazionale che ha riconosciuto il gioco d’azzardo come una malattia prevedendone l’inserimento nei livelli essenziali di assistenza» ha detto la vicepresidente della Regione Stefania Saccardi, annunciando lo stanziamento di 208 mila euro alle Asl per «dare continuità alle linee d’indirizzo» sul trattamento del gioco d’azzardo patologico.
Altri 50mila euro sono stati destinati all’associazione senese Orthos, impegnata contro il gioco d’azzardo. «Sono 1.300 – ha evidenziato Saccardi riferendo un dato al 2013 – i toscani presi in carico dai Sert con problemi di gioco d’azzardo patologico». «È fondamentale che ci sia una normativa dello Stato che vieti la pubblicità sul gioco d’azzardo, – ha detto Sara Biagiotti, presidente Anci Toscana – È necessario un cambiamento culturale che parta dalle scuole».