Canone Rai, clamorosa retromarcia del Governo: «Non ci sono i tempi tecnici per metterlo in bolletta Enel»
ROMA – Clamoroso dietrofront del Governo sul pagamento del canone Rai in bolletta a partire dal mese di gennaio. La riflessione in atto per ridurre e semplificare il canone Rai – fanno sapere fonti di Palazzo Chigi – è strategica ma appare improbabile che l’ipotesi di mettere il canone in bolletta possa maturare entro questa legge di stabilità visti i tempi tecnici troppo stretti.
Dunque, data la delicatezza e complessità della materia, Palazzo Chigi ha fatto filtrare nel pomeriggio di oggi 25 novembre una sostanziale smentita a quanto affermato, senza giri di parole, stamani dal sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli. Affermazioni pesanti, durate però lo spazio di poche ore.
«Il canone Rai sarà in bolletta elettrica da gennaio 2015», aveva detto Giacomelli. «Contiamo di presentare in Senato un emendamento alla legge di stabilità per inserire questa norma – aveva spiegato il sottosegretario – con l’intenzione di renderlo effettivo già da gennaio dell’anno prossimo. Con questo strumento consideriamo di recuperare in modo pressoché totale l’evasione. C’è un’evasione per cui siamo tra i primi in Europa che è attorno ai 600 milioni per un canone che è oggettivamente tra i più bassi in Europa. Questa situazione non è più tollerabile». Una previsione sbagliata quella del sottosegretario toscano. E un’altrettanto clamorosa retromarcia del Governo Renzi.