Vaccino influenzale: oltre 5mila, in Toscana, gli anziani a rischio trattati con il Fluad negli ultimi due giorni
FIRENZE – I casi di morte che l’agenzia del farmaco, Aifa, sospetta legate al vaccino contro l’influenza, sono saliti, per ora, a nove: due in Sicilia, uno a Termoli, uno a Lecce, uno a Como, uno a Parma, due a Roma e uno a Prato. Ma non è escluso che ne spuntino altri nelle prossime ore. Il ministero della sanità, retto da Beatrice Lorenzin, teme che si stia scatenando la psicosi da vaccino. Ma intanto indagano tre procure: Siena, Prato e Siracusa.
48 ORE – Ma conviene non lasciarsi prendere dal panico. Vediamo perchè. In Toscana le persone a rischio, che potrebbero essere state sottoposte a vaccinazione con il Fluad della Novartis sarebbero 5-6 mila. Tutti anziani sopra i 65 anni, vaccinate nelle ultime 48 ore. Ossia fra mercoledì 26 e giovedì 27 novembre. Sarebbero quelli da monitorare perchè, a quanto pare, il rischio di complicazioni si potrebbe sviluppare entro i due giorni. Più difficile che possano accusare disturbi coloro che sono stati vaccinati in precedenza. La Regione Toscana metterà a disposizione anche un numero verde, per dare informazioni a coloro che hanno dubbi. Ma per ora, cosa straordinaria, manca il numero.
OVER 65 – Perchè è centrata l’attenzione sugli over 65? Come ha spiegato l’assessore regionale alla sanità, Luigi Marroni, in una conferenza stampa durata quasi due ore, il Fluad viene usato iniettato esclusivamente a chi ha più di 65 anni. E negli ultimi due gioni, prima che i lotti considerati a rischio venissero bloccati, oltre 5mila pazienti anziani lo avrebbero ricevuto. Il pratese deceduto finito nell’elenco è un signore di oltre 90 anni, con varie patologie, deceduto martedì scorso, 25 novembre. Lì per lì a nessuno, e nemmeno al medico di famiglia, è venuto in mente di associare la morte con il vaccino. Solo giovedì sera, quando si è diffusa la notizia delle morti in Sicilia e a Termoli, il medico pratese si è ricordato del suo vecchio assistito che ha improvvisamente cessato di vivere e ha informato l’assessorato regionale alla sanità. Che a sua volta ha girato l’informazione all’Aifa. L’anziano pratese, peraltro già tumulato, potrebbe essere disseppellito e sottoposto ad autopsia.
CONTINUARE – Ma i messaggi che l’assessore Marroni ha voluto mandare alla Toscana sono sostanzialmente due: 1) Non è ancora certo che le cause dei decessi siano riconducibili al vaccino anche se i morti sono persone che lo avevano ricevute nelle precedenti 48 ore; 2) Sarebbe irresponsabile bloccare la campagna di vaccinazioni perché, come sarebbe scientificamente provato, le persone considerate a rischio che non si vaccinano possono correre seri rischi. La stessa dottoressa Simona Carli, direttore sanitario dell’Asl di Prato, ha commentato: “Siamo corsi ai ripari, bloccando i lotti a rischio del Fluad della Novartis, ma sarebbe sbagliatissimo fermare la campagna di vaccinazione. Senza vaccino, solo a Prato, ogni inverno, avremo 50-60 morti in più”.
TELEFONO FANTASMA – Per continuare le vaccinazioni, e rimpiazzare quelle dei due lotti bloccati della Novartis, la Regione Toscana sta cercando sul mercato altro vaccino. Che sarà messo a disposizione dei medici quanto prima. Quasi tutti coloro che sono stati vaccinati sarebbero sotto controllo: perché il vaccino è somministrato gratuitamente, con prescrizione del medico curante. Solo una minima percentuale di pazienti lo compra direttamente in farmacia. E comunque anche quelle dosi risulterebbero tracciabili. Come precisa la Novartis di Siena, i due lotti del vaccino antinfluenzale Fluad bloccati dall’Aifa in tutt’Italia, comprendono ”circa 500.000 dosi”. Si tratterebbe di lotti di prodotto distribuiti soltanto in Italia dopo aver superato tutti i controlli di sicurezza e qualità, inclusi quelli previsti obbligatoriamente dalle autorità regolatorie”. Dopo l’allarme sono scattati i controlli. Saraà necessario approfondire le cause che hanno provocato la morte dei pazienti finiti sotto osservazione. Nel giro di una quindicina di giorni le autorità sanitarie dovrebbero essere in grado di pronunciarsi. La Toscana,. come detto, metterà a disposizione il telefono per informarsi: non appena troverà il numero.
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