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Toscana: «I love – safe sex» su smartphone e App per il sesso sicuro. Iniziativa della Regione e dell’Asl di Prato

FIRENZE – Per conoscere informazioni sul sesso sicuro, i ragazzi potranno usare una App per smartphone o tablet. Regione Toscana e Asl 4 di Prato hanno sviluppato «I love – safe sex», un’applicazione con «tutto quello che devi sapere sul sesso e che non osi chiedere». La presentazione ieri, venerdì 28 novembre, al teatro Metastasio di Prato. Ci vogliono 17 anni o più per utilizzarla, la App si può scaricare gratuitamente dai negozi on line, Apple store, o per telefoni Android. La realizzazione ha coinvolto anche la Fondazione sistema Toscana ed alcuni ragazzi delle scuole superiori di Prato. Quale lo scopo? «Utilizzare un’applicazione – nel commento di alcuni ragazzi – come mezzo di prevenzione dell’Hiv e promozione della salute in ambito sessuale è senz’altro una risposta innovativa e costringe a sintonizzarsi su linguaggi e strumenti moderni e di immediata condivisione tra noi giovani. Cellulari e tablet diventano così dispositivi capaci di fornire informazioni corrette, stimolando processi di consapevolezza, rispetto alla diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili, in modo funzionale e creativo». Lunedì 1 dicembre si celebra la giornata mondiale contro l’Aids.

APP Ecco come si presenta la nuova applicazione. Un primo menù si divide fra quattro voci: Ama bene, Conosci per prevenire, Dubbi e domande, Extra. Navigando nei contenuti si potrà trovare un dizionario ragionato con le più comuni patologie sessualmente trasmissibili e un servizio di geolocalizzazione per trovare e contattare velocemente, a Prato, il centro della Asl più vicino per fissare un appuntamento. Non si sa come indossare un preservativo? Fra le dieci domande si troverà la risposta, insieme a dettagli sul test per l’Hiv. E come in ogni buona applicazione, ecco il quiz, con dieci domande per incuriosire e catturare l’attenzione. Nella stessa sezione Extra, saranno anche scaricabili i cortometraggi realizzati in collaborazione con il Florence queer festival di Firenze. L’oggetto è ancora l’importanza della prevenzione contro l’Hiv.

PRESERVATIVO Perché un’applicazione sul sesso sicuro? Alcuni dati raccolti dall’Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza, raccolti nel 2013, chiariscono l’importanza di agire per informare i giovani. Fra studenti compresi fra i 15 ed i 25 anni, il 73 per cento non conosce le cinque malattie principali trasmesse sessualmente. Il 33 per cento non è capace di stimare il pericolo rappresentato dal virus Hiv. E il preservativo? Ad usarlo sono il 29 per cento dei ragazzi e il 35 delle ragazze; il 19 per cento dichiara di aver avuto il primo rapporto sessuali prima dei 14 anni. In Toscana, nel 2011, il 40 per cento dei ragazzi sessualmente attivi non aveva usato il profilattico, il 25 aveva meno di 14 anni al primo rapporto ed il 43 per cento conosceva le modalità di trasmissione di Hiv/Aids. Questo secondo i dati dell’indagine Edit condotta dall’Agenzia regionale di sanità.

HIV La malattia sembra in regresso0, ma in questi casi non bisogna mai abbassare la guardia. Non sono molti i casi di Aids e di morti causate dalla malattia in Toscana, se è vero che (secondo Ars Toscana) i nuovi casi nel 2013 sono stati 86 e la mortalità per Aids a due anni dalla diagnosi è inferiore al 10 per cento. Per quanto riguarda le diagnosi di Hiv, in Toscana sono stati 282 i nuovi casi, pari a un’incidenza di 7,6 casi per centomila residenti: in quattro casi su dieci si tratta di un maschio. Molto più alto il dato se si guarda alla popolazione straniera sul territorio toscano. Sono 20,9 i casi per centomila, contro 6,2 negli italiani. La maggioranza delle infezioni è attribuibile a rapporti sessuali non protetti: è l’87 per cento dei casi, di cui il 47,8 sono eterosessuali e il 39,2 omosessuali maschi.

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