Firenze, al via il nuovo anno accademico per 400 allievi della Scuola Marescialli Carabinieri
FIRENZE – «A 250 anni dalla pubblicazione a Livorno del libretto di Cesare Beccaria ‘Dei delitti e delle pene’, dove si auspicavano leggi ‘poche e chiare’, si sono moltiplicate e complicate le fonti del diritto con il ruolo prepotentemente assunto da quelle internazionali ed europee anche nella materia penale. Ma soprattutto la legge è diventata di difficile comprensione, spesso inaccessibile da parte dei suoi destinatari. Non solo da parte dei cittadini che devono osservarla, ma anche da chi è chiamato ad applicarla: giudici, amministratori e forze di polizia».
Lo ha detto stamani 5 dicembre a Firenze il professor Francesco Palazzo, ordinario di Scienze giuridiche dell’Università di Firenze, nel corso della sua prolusione all’inaugurazione dell’anno accademico 2014-2015 della Scuola Marescialli dei Carabinieri, che si è svolta nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, alla presenza del sindaco Dario Nardella e del generale Vincenzo Giuliani comandante delle Scuole dell’Arma, accolti dal generale Aldo Visone comandante della Scuola Marescialli.
È il problema dell’incertezza della legge, che si fa sentire particolarmente da chi «come le forze di polizia – ha detto Palazzo – è chiamato ad operare a diretto e immediato contatto coi cittadini, spesso in condizioni di emergenza e di urgenza. Ufficiali e agenti di polizia giudiziaria, in particolare, sono stretti tra la responsabilità funzionale che hanno verso il magistrato e la necessità che hanno d’intervenire di propria iniziativa nell’immediatezza del fatto».
Sul tema delle sanzioni penali Palazzo – che guida la commissione ministeriale per la riforma del sistema sanzionatorio – ha anche ricordato la recentissima «approvazione da parte del Consiglio dei ministri della cosiddetta non punibilità per irrilevanza del fatto». «Non si tratta – ha precisato – di depenalizzazione ma solamente della possibilità che viene data al giudice di non utilizzare il cannone del processo e della pena criminale per fatti in concreto assolutamente trascurabili. Ferma restando, peraltro, la tutela della persona offesa in via civile e comunque la sua facoltà di opporsi alla non punibilità del fatto bagatellare».
In materia di sovraffollamento carcerario, Palazzo ha poi ricordato che «governo e parlamento si sono impegnati in una serie di provvedimenti d’urgenza destinati – com’era forse inevitabile – a favorire l’alleggerimento della popolazione carceraria più che a riformare organicamente il nostro ormai disastrato sistema sanzionatorio». Qualche risultato è stato comunque raggiunto: i detenuti in Italia sono scesi da 61.449 del 31 gennaio ai 54.207 del 31 ottobre. Ma sono ancora lontani comunque dalla soglia di capienza che dovrebbe essere di circa 49.000 detenuti.
Presenti anche il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Roma- Tor Vergata professor Gian Piero Milano e del presidente della scuola di Giurisprudenza dell’Università di Firenze, professor Paolo Cappellini. Nel salone dei ‘500 una nutrita rappresentanza degli oltre 400 allieve e allievi del corso triennale e del corso annuale, riservato quest’ultimo ai carabinieri già arruolati che aspirano al grado di maresciallo.
Al termine, il generale Giuliani ha sottolineato come da sempre l’Arma «investe sul futuro del paese» curando la formazione di quadri «giovani e preparati». Ha quindi dichiarato ufficialmente aperto l’anno accademico 2014-2015 della Scuola Marescialli.
Scarica qui iltesto integrale della prolusione del professor Francesco Palazzo – Orientamenti della legislazione penale attuale
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