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L’Italia non attrae più: sempre meno stranieri (-12,3%), sempre più italiani all’estero(+20,7%)

raiROMA – L’Italia attrae meno cittadini dall’estero, mentre gli italiani sono sempre meno attratti dal Belpaese e emigrano sempre più in cerca di occupazione e maggior benessere. In Italia dei 307mila neoiscritti complessivi nel 2013 (il 12,3% in meno rispetto all’anno precedente), 279mila sono stranieri, il 13,2% in meno rispetto al 2012. Sono alcuni dei dati contenuti nell’ultimo report Istat su «Migrazioni internazionali e interne della popolazione residente».

STRANIERI – La comunità straniera più rappresentata tra gli immigrati resta quella romena che conta 58mila iscrizioni (-29%); seguono le comunità del Marocco (20mila), della Cina (17mila) e dell’Ucraina (13 mila). Gli italiani di rientro dall’estero sono 28mila, mille in meno rispetto al 2012. Sempre nel 2013, il saldo migratorio netto con l’estero è pari a 182mila unità: in forte diminuzione rispetto all’anno precedente (-25,7%), rappresenta anche il valore piu’ basso registrato dal 2007. Dal 2007 a oggi, il saldo migratorio positivo con l’estero ha tuttavia «più che compensato – spiegano gli autori del report – il saldo naturale negativo (nascite meno decessi), contribuendo in modo esclusivo alla crescita della popolazione, anche se in misura via via decrescente. Il continuo, benché calante, ingresso di immigrati ha peraltro comportato un progressivo aumento della popolazione straniera residente che, al 31 dicembre 2013, conta oltre 4 milioni 900mila individui e rappresenta il 7,7% della popolazione totale».

ITALIANI – Il numero di italiani che ha deciso di lasciare il paese è stato nel 2013 pari a 82 mila unità, il più alto degli ultimi dieci anni, in crescita del 20,7% rispetto al 2012. Anche questi dati sono contenuti nel report sulle migrazioni internazionali e interne della popolazione residente. Per gli italiani i principali paesi di destinazione sono quelli dell’Europa occidentale: Regno Unito (13 mila emigrati), Germania (oltre 11 mila emigrati), Svizzera (circa 10 mila), Francia (8 mila), oltre agli Stati Uniti (5 mila), ne accolgono, nel loro insieme, piu’ della metà. I connazionali che decidono di tornare in Italia sono in numero molto inferiore a quello degli emigranti: nel 2013 i rientri sono 4 mila dalla Germania, quasi 3 mila dalla Svizzera e circa 2 mila dal Regno Unito e dagli Stati Uniti.

Questa situazione conferma quanto è evidente da tempo. La disoccupazione che colpisce soprattutto i giovani spinge gli italiani a cercare fortuna all’estero, là dove le economie girano meglio ed è più facile trovare lavoro anche qualificato. Mentre il nostro Paese, con un’industria che fatica a riprendersi, l’economia che zoppica, il rating che ci ha retrocessi a livello (quasi) di paese spazzatura, non è poi ormai così attrattivo. Salvo che per i delinquenti, per i quali il nostro sistema giustizia assicura la quasi impunità. Solo per loro – oltre che per moltissimi turisti che per fortuna apprezzano ancora le nostre bellezze naturali e artistiche – l’Italia continua ad essere il Paese del Bengodi.

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