Skip to main content

Regione Toscana, meeting Diritti Umani: pace, giustizia e lotta contro la fame. Sul palco Vecchioni e la Raznovich

Meeting Diritti Umani, 18° edizione al PalaMandela a Firenze
Meeting Diritti Umani, 18° edizione al PalaMandela a Firenze

FIRENZE – «How many roads must a man walk down Before you call him a man? Yes, ‘n’ how many seas must a white dove sail Before she sleeps in the sand? Yes, ‘n’ how many times must the cannon balls fly Before they’re forever banned? The answer, my friend, is blowin’ in the wind, The answer is blowin’ in the wind».

E’ sulle note di questo storico pezzo di Bob Dylan, sull’Inno di Mameli e sull’Inno alla Gioia di Beethoveen che al PalaMandela di Firenze ha preso il via la 18° edizione del Meeting dei diritti umani, organizzato dalla Regione Toscana. Un’edizione dedicata alla pace e presentata dal cantautore Roberto Vecchioni e, per la prima volta, dalla presentatrice Rau Camilla Raznovich.

Oltre 10 mila i ragazzi che hanno preso parte a questo annuale appuntamento, provenienti da tutta la Toscana e con alcune delegazioni di studenti provenienti anche dall’Istria e dalla Normandia. E’ questa una delle grandi novità di questo meeting 2014, un meeting ‘a misura d’Europa’ sostenuto proprio dall’Unione Europea. Ad aprire la mattinata di confronto e riflessione il presidente della Regione Enrico Rossi che ha sottolineato come la collaborazione e la condivisione possono aiutare molto
«Tre Regioni – ha detto Rossi – si sono messe insieme e hanno ottenuto un finanziamento dalla Commissione europea che consentirà di organizzare questa iniziativa anche per i prossimi anni. C’è anche un’Europa buona, insomma, quella degli Erasmus e degli incontri. L’Europa che ci ha dato 70 anni di pace e che ha consentito ai giovani di conoscersi».

Assieme al governatore della Toscana anche il Sindaco Dario Nardella che in vista dell’Expo 2015 ha incitato i giovani studenti presenti a non parlare solo di consumismo e di turismo «sprechiamo 1 milione e 300 mila tonnellate di cibo, che è quattro volte quello che servirebbe a sconfiggere la fame nel mondo». Il primo cittadino del capoluogo toscano ha proposto alla giovane paltea di «ritrovarsi, il prossimo anno al Mandela per preparare la visita di Papa Francesco a Firenze».

Pace letteralmente intesa, senza guerre, senza distizioni e discriminazioni sociali, senza ingiustizie e dove tutti hanno le stesse opportunità di conoscere, informarsi e soprattutto di nutrirsi e condurre una vita dignitosa. Per questo durante la mattinata si sono susseguiti interventi e testimonianze come quella del professor Jospeh H.H. Weiler docente all’Istituto universitario europeo di Fiesole da 14 mesi residente in italia «vi abbiamo tradito inquinando e usando in modo irresponsabile l’energia del mondo, pensando solo al nostro benessere. E non ci sono scuse per questo. Questo mondo si può però cambiare assumendo ciascuno un impegno a favore degli altri e lasciandosi coinvolgere dalla politica, senza lasciarla ad altri».

Un’edizione che ha visto anche il ricordo anche della strage di Piazza Dalmazia di tre anni fa quando per opera di Gianluca Casseri due cittadini senegalesi Samb Modou e Diop Mor sono stati uccisi. Sul palco la rappresentante della comunità senegalese fiorentina, Diye Ndiaye ormai da 20 anni in italia ed adesso assessore alla pubblica istruzione del Comune di Scandicci.”Quello che è successo – ha detto Ndiaye – non era Firenze, non era Toscana né Italia. Per questo dobbiamo dire di no all’intolleranza e al razzismo, visto che siamo tutti uguali perché nasciamo tutti da un uomo ed una donna. La Toscana non accetta questi atti di intolleranza”.

Concludendo il suo intervento Ndiaye ha invitato tutti alla manifestazione in Piazza Dalmazia per ricordare i fatti del 13 dicembre a cui seguirà la proiezione del documentario sulla strage «Va pensiero. Storie ambulanti» el regista Dagmawi Ymer.
Al PalaMandela si è parlato anche di cibo e rifiuti. “Spesso si pensa che la fame sia un problema di chi nasce e muore povero. Questa è solo una parte della verità. La fame può essere anche il destino di chi non è povero, ma viene colpito da una guerra o da un terremoto, come in Siria o in Nicaragua” ha ricordato Vichi de Marchi del Programma alimentare mondiale.
Poi una testimonianza dal cuore dell’Italia ‘ la Terra dei Fuochi’ dove ogni giorno molte persone si battono contro gli avvelenamenti della Terra e i pregiudizi.

A fine mattinata i saluti e la speranza di vedersi il prossimo anno in una nuova veste. Il meeting infatti nel 2015 si farà in tre, perchè oltre al Mandela, il 10 dicembre si terrà anche a Pola in Istria ed a Caen in Normandia.


Rebecca Romoli

Giornalista
rebecca.romoli@gmail.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741