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Firenze, una donna a capo di una banda di trafficanti di droga. Dodici arrestati

Da destra il capo della Mobile Bucossi, il procuratore Creazzo, il questore Micillo e il capo della sezione antidroga Ausenda
Da destra il capo della Mobile Bucossi, il procuratore Creazzo, il questore Micillo e il capo della sezione antidroga Ausenda

FIRENZE – Sono complessivamente 12 le persone finite in manette nel corso di un’indagine su un traffico internazionale di droga, che aveva la sua base operativa a Firenze, scoperto dalla squadra mobile della questura fiorentina. A capo c’era una donna di 30 anni, Karima Zoubir, marocchina, conosciuta tra i componenti della banda come «Karima shehba», in arabo la «bionda», arrestata questa mattina nella sua abitazione di Santa Croce sull’Arno (Pisa) dai poliziotti della sezione antidroga. In manette anche il marito, suo connazionale. I figli della coppia, di 2 e 5 anni, sono stati affidati a una sorella.

Zoubir Karima
Zoubir Karima

Complessivamente sono 15 le persone coinvolte nell’indagine avviata a fine del 2012 dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura fiorentina. Di queste, già 5 erano state arrestate nel 2013. Oggi le manette sono scattate ad altre quattro, sei sono ancora latitanti. Arrestate anche altri tre soggetti, originariamente non coinvolti nelle indagini iniziali: si tratta di tre cittadini marocchini, cui sono stati sequestrati 750 grammi di cocaina e 17mila euro in contanti.

Tra i reati contestati, a vario titolo, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, produzione traffico e detenzione di stupefacenti, detenzione abusiva di armi. L’organizzazione, composta da cittadini marocchini e da un italiano, finito in manette, aveva la sua base operativa a Signa (Firenze). Un appartamento regolarmente affittato, dove però non dormiva mai nessuno. Numerose persone (come hanno documentato telecamere nascoste nelle scale d’ingresso) vi entravano e uscivano, ma per breve tempo. Un vero e proprio deposito di droga che poi veniva smistata in tutto il Centro Nord Italia, in particolare nella province di Firenze, Bergamo, Bolzano, Brescia, Prato e Pisa.

La droga arrivava dall’estero: cocaina dall’Olanda, hashish da Spagna e Marocco. L’organizzazione poteva contare anche su canali di approvvigionamento nelle province di Milano e Bergamo. In un caso, gli investigatori hanno sequestrato 3,2 chilogrammi di cocaina a bordo di un’auto in arrivo al valico del Brennero, nascosti in un apposito vano ricavato sotto a un bracciolo, la cui apertura veniva controllata da una scheda con microchip.

Complessivamente sono stati sequestrati 6,5 chilogrammi di cocaina, 50 di hashish, una pistola semiautomatica calibro 9, due auto e un tir usati per il trasporto della droga e 15mila euro in contanti. Nella conferenza stampa in questura il procuratore capo Giuseppe Creazzo ha espresso il proprio apprezzamento alla questura e alla squadra mobile fiorentina.

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