Skip to main content
Un presepe in classe

Toscana, scuole senza presepe: «Disturbano gli studenti di altre religioni»

Un presepe in classe
Un presepe in classe

FIRENZE – Natale senza presepe in molte scuole della Toscana. E sembra non sia solo una questione di spending-review ma una scelta di opportunità in tema di integrazione, dal momento che la popolazione scolastica è sempre più multireligiosa. Lo sostiene Forza Italia che in una nota segnala come «molte scuole toscane quest’anno non avranno il presepe per non disturbare gli studenti di altre religioni. A noi sembra un atteggiamento davvero inopportuno e distruttivo, in quanto crediamo di avere il diritto di difendere la nostra storia, la nostra cultura ed i nostri valori, senza per questo ostacolare l’integrazione». Questo il commento di Tommaso Villa, Consigliere regionale di Fi e Vicepresidente della Commissione Istruzione, Jacopo Cellai, Consigliere comunale di Firenze e Andrea Asciuti, responsabile FI dipartimento Istruzione di Firenze e presidente toscano dell’associazione Popolo della Vita.

«Anche a Firenze le istituzioni facciano qualcosa per preservare le tradizioni, e capiscano una volta per tutte che un presepe a scuola non offende nessuno, e che la mortificazione della nostra cultura non porterà certo accoglienza. Invito l’Assessore comunale all’Istruzione Cristina Giachi ad impegnarsi affinché ogni scuola abbia il suo presepe – dichiara Villa – Allo stesso modo, siamo fermamente convinti di dover difendere la presenza dei crocifissi nelle aule, motivo per cui ci appelliamo al Rettore Alberto Tesi, affinché non ascolti futuri campanelli allarmisti di certi gruppi studenteschi di sinistra».

«L’eliminazione dei presepi dalle scuole è davvero una scelta senza una fondata giustificazione. Integrazione non significa annullare la nostra storia e le nostre sensibilità – commenta Cellai – L’immagine del presepe, al di là della stretta connotazione religiosa, rimanda a valori positivi, di pace e civiltà, che male può fare? Ed in merito alla rimozione dei crocifissi dalle aule universitarie, ipotesi intorno alla quale trovo già incredibile che il Senato Accademico abbia dedicato del tempo, vorrei aggiungere che il Rettore Tesi ha fatto bene a decidere di conservarli, ma è la motivazione strettamente numerica che lui offre a non convincermi molto… Integrazione non è un muro bianco su cui non ci debba stare nulla».

E infine arriva la provocazione di Asciuti: «Gli insegnanti ed i presidi che si ostinano a non fare il presepe a scuola, svuotando così di significato il Natale ed il suo portato culturale e religioso, tengano la scuola aperta durante le vacanze natalizie per le attività scolastiche».

Commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741