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Terremoto a Firenze: Nardella ha rinunciato a suonare nel concerto di Natale. C’era, ma senza violino e… con l’elmetto

Il sovrintendente della scuola di Fiesole Cinatti (al centro) e il maestro Edoardo Rosadini (a sinistra) con il sindaco di Firenze, Dario Nardella DR 2 allegati
Il sovrintendente della scuola di Fiesole Cinatti (al centro) e il maestro Edoardo Rosadini (a sinistra) con il sindaco di Firenze, Dario Nardella

FIRENZE – Il terremoto di venerdì ha fatto un danno anche socio-culturale. La sera, infatti, alle 21, il sindaco Dario Nardella aveva invitato tutti i dipendenti del Comune, con le rispettive famiglie, a un concerto di auguri natalizi nel Salone dei Cinquecento, tenuto dai giovani dell’Orchestra dei Ragazzi di Fiesole, diretti da Edoardo Rosadini. In quel concerto doveva suonare anche lui, seduto fra i violini, e aveva anche fatto una prova con i ragazzi, domenica scorsa, alla Scuola di Musica di Fiesole. Purtroppo, però, la responsabilità istituzionale ha prevalso e, al momento del concerto, il primo cittadino ha deciso che era più opportuno sedersi fra il pubblico per poter essere subito reperibile nel caso la Protezione Civile lo dovesse contattare.

Anche lui, dunque, ha ascoltato il piacevole programma che si è aperto con la Concerto-Suite di Rossini, orchestrata da Respighi, seguita dal Concerto in Re maggiore di Antonio Vivaldi, che ha avuto come solista un eccellente Ludovico Mealli (allievo della Scuola), quindi la suite da Amarcord di Nino Rota, la Maskenball Quadrille di Johann Strauss jr. e la seconda Danza ungherese di Brahms. Al pubblico che ha accolto con molto entusiasmo l’impeccabile esecuzione di questa compagine, sempre sorprendente per la qualità, sono stati poi offerti due bis, la Pizzicato Polka di Johann Srauss e un canto natalizio sardo, eseguito però solo da alcuni dei ragazzi, che per l’occasione hanno solo cantato (una percussionista ha accompagnato con un tamburello), e dallo stesso Rosadini alla viola.

Quest’ultimo brano, purtroppo, scollegato dal programma e dalle potenzialità di questa straordinaria orchestra, ha smorzato la gioiosa e festosa atmosfera che si era creata poco prima e che ha, per fortuna, ritrovato vigore nel brindisi che il sindaco ha offerto a tutti in Sala d’Armi.


Donatella Righini


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