Province toscane: occupate dai dipendenti, anche per Natale, le sedi delle amministrazioni
ROMA – Proseguono le manifestazioni dei dipendenti delle province contro il Governo. La situazione è effervescente in tutt’Italia, ma in particolare in toscana, dove quasi tutte le sedi sono state occupate.È proseguita l’occupazione della sede della Provincia di Firenze, Palazzo Medici Riccardi, antica dimora di Lorenzo Il Magnifico,ma i dipendenti sposteranno un presidio nella centrale operativa di via dell’Olmatello lasciando liberi alcuni locali della sede di palazzo Medici Riccardi. Le modalità di protesta sono state decise dalla Rsu che tuttavia continuerà, nei giorni lavorativi, a presidiare anche la sede centrale.
A Massa i dipendenti hanno attuato una protesta originale: hanno celebrato il `funerale dei servizi pubblici. Il bersaglio numero uno di tutte le manifestazioni è ovviamente il premier Matteo Renzi, ex presidente della provincia fiorentina. I dipendenti di Massa hanno depositato alcuni manifesti in piazza Garibaldi, sotto la statua dell’eroe dei due mondi: «C’è chi partì alla testa dei mille per la Sicilia e fare Italia e chi è partito da uno show televisivo, la ruota della fortuna, per arrivare a Roma e disfarla». A Lucca proteste con striscioni e bombolette spray, a Arezzo spumante e striscioni, alla presenza del vescovo. A Prato di dipendenti avevano già occupato i locali della Provincia.
Anche a Siena striscioni e cori contro il premier. Circa 150 persone hanno partecipato al presidio. Tra gli striscioni più significativi c’è “Tu guelfo, noi ghibellini”, con un riferimento implicito alla rivalità col capoluogo ed alla figura del presidente del Consiglio fiorentino. Una delegazione è stata poi ricevuta dal prefetto di Siena, Renato Saccone. “Informeremo il prefetto, cioè il rappresentante dello Stato sul territorio, della situazione che si creerà a Siena con l’approvazione della legge di stabilità che mette a serio rischio servizi essenziali per la cittadinanza”, ha detto Fabio Conti, coordinatore Rsu, a margine della protesta.
A Grosseto i dipendenti hanno steso lenzuoli bianchi davanti alla prefettura , mentre a Livorno è stato steso uno striscione “ci stanno ammazzando” davanti al Comune . A Pistoia alcune decine di dipendenti si sono dati appuntamento per manifestare di fronte al palazzo della Prefettura, mentre a Pisa oltre 200 persone hanno partecipato a un corteo guidato da 11 sindaci o rappresentanti dei Comuni del territorio. In prima fila il presidente della Provincia – e sindaco – di Pisa Marco Filippeschi, tra i più accesi oppositori dell’azione politica del governo, che ridimensiona risorse e budget degli enti.
Massimo
Complimenti ai colleghi toscani, punta di diamante della mobilitazione che nelle ultime settimane ha coinvolto tutte le Province d’Italia, contro le fandonie del Governo, il furto delle risorse, la devastazione dei servizi pubblici e il licenziamento dei dipendenti, tutto a tassazione invariata.
Al termine del periodo festivo grande ripresa della protesta, finché il Governo nazionale e quelli regionali non avranno dato le dovute risposte circa chi gestirà i servizi e con quali risorse finanziarie e umane.