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Firenze: è morto Monsignor Angiolo Livi, priore della Basilica di San Lorenzo. Aveva compiuto 100 anni a marzo

Monsignr Angiolo Livi
Monsignr Angiolo Livi

FIRENZE – È morto a Firenze, nella mattina di oggi 28 dicembre, monsignor Angiolo Livi, decano della diocesi fiorentina, priore della Basilica di San Lorenzo. Il 31 marzo scorso aveva compiuto cento anni (e il direttore di FirenzePost, Sandro Bennucci, lo aveva intervistato). Per il suo compleanno aveva ricevuto anche la visita del presidente del Consiglio, Matteo Renzi.Monsignor Livi si è spento stamani, in una casa di cura, «serenamente» racconta chi gli era vicino. La salma verrà esposta dal pomeriggio di oggi nella cappella dei Canonici, nel Chiostro della Basilica. I funerali si terranno martedì alle 10, nella Basilica di San Lorenzo e saranno celebrati dall’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori.

LA FESTA DEI CENT’ANNI – Per il suo compleanno, il sacerdote venne festeggiato dalla città con una messa solenne celebrata dall’arcivescovo Betori: «Siamo qui a dire il nostro grazie al Signore – sottolineò il cardinale nell’omelia – per i cento anni che egli ha donato a questo nostro fratello, colmandoli dei suoi doni e dando la forza per affrontare le difficoltà, che pur non saranno mancate in un così lungo tragitto, ma che il nostro festeggiato ha saputo superare con il coraggio e la gioia della fede».Monsignor Livi si commosse per la chiesa gremita: «C’è tutta Firenze oggi qui con me – disse – ho desiderato ardentemente celebrare il centesimo compleanno con voi. E con il mio Vescovo. Voglio ringraziarlo tanto, perché ha ‘fissato’ per me una concelebrazione con Papa Francesco, che avverrà il 7 aprile… grazie».

IL CARDINALE BETORI – «Ci lascia uno dei sacerdoti più significativi dell’Arcidiocesi – è scritto in una nota della Chiesa di Firenze -, che verrà ricordato per i qualificati servizi resi alla comunità ecclesiale, per l’autorevole ruolo di riferimento svolto anche nella società civile, per essere stato fedele custode e testimone del patrimonio spirituale e culturale della tradizione fiorentina». Livi, prosegue la nota dell’Arcidiocesi, era «il più anziano sacerdote del presbiterio, al momento Priore dell’Insigne Basilica Laurenziana, già Parroco di Palazzuolo, Rettore del Seminario Maggiore Arcivescovile, Vicario episcopale per il clero». «L’Arcivescovo, il clero e i fedeli tutti della Chiesa di Firenze – si precisa ancora – sono grati a mons. Livi per il suo ministero sacerdotale, esercitato fino all’ultimo con grande dedizione, e lo accompagnano con la preghiera all’incontro con il Signore. Le esequie, presiedute dal Cardinale Arcivescovo, si svolgeranno nella Basilica di San Lorenzo, martedì 30 dicembre alle ore 10.00. La camera ardente sarà aperta da oggi pomeriggio nella cappella dei Canonici, nel chiostro della Basilica».

IL CORDOGLIO DEL PREMIER – Alla comunità di San Lorenzo e ai familiari di monsignor Livi è arrivato il cordoglio del presidente Renzi in un messaggio in cui ha ricordato il decano della Chiesa fiorentina «fiorino d’oro della città’ di Firenze, punto di riferimento imprescindibile al quale mi lega un ricordo personale di gratitudine e affetto».

AGNESE RENZI – Martedì ai funerali di monsignor Livi parteciperà anche la moglie del premier, Agnese Renzi. Il presidente del Consiglio era particolarmente legato a monsignor Livi: da sindaco di Firenze gli aveva assegnato il Fiorino d’oro, l’onorificenza più importante della città. Don Livi aveva apprezzato la pedonalizzazione del centro e caldeggiato l’operazione con cui Renzi, a inizio 2014, ha spostato da San Lorenzo il mercato delle bancarelle. Da parte sua il premier amava chiamare don Livi «il sindaco di San Lorenzo».

DARIO NARDELLA – «Ho appreso, come tutti, con grande dolore la notizia della scomparsa di monsignor Angiolo Livi – ha detto il sindaco Dario Nardella, esprimendo il cordoglio suo personale e della città -. Ci ha lasciato una figura molto importante della chiesa fiorentina ma anche un fiorentino animato da autentico impegno civile. Protagonista attivo di molte scelte che riguardavano la sua città, non ha mai fatto mancare la sua voce, anche quando era scomoda, anche quando c’era da sollecitare una decisione o avanzare una critica. La riqualificazione di piazza San Lorenzo è merito anche suo, avendo sempre sollecitato l’attenzione della politica sul decoro della zona». Il sindaco sarà presente ai funerali martedì prossimo. «Rimarrà sempre nel mio ricordo la sua determinazione, gentile ma ferma, il suo attaccamento al quartiere, l’amore per Firenze e per la nostra Basilica – ha detto il sindaco -. Durante i festeggiamenti dei suoi cento anni tutta la comunità fiorentina si era raccolta attorno a lui riconoscendogli un ruolo di guida spirituale insostituibile. Per questo lo rimpiangeremo con profondo dolore».

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