Firenze, neonata lasciata nella culla dei figli indesiderati: il tribunale stoppa le richieste di adozione
FIRENZE – C’è chi si è informato sulle sue condizioni e chi si è offerto di comprarle il latte in polvere. Qualche mamma si è detta disponibile a dare alla piccola i vestiti che i suoi bimbi, ormai cresciuti, non usano più. In tanti hanno telefonato al centralino dell’ospedale di Careggi dopo che la sera del primo dell’announa bambina neonata è stata lasciata nella culla termica per i bimbi indesiderati inaugurata alla Maternità di Careggi nel 2012.
Così, appresa la notizia, in queste ore in città è scattata una vera e propria gara di solidarietà per la piccola Daniela – così è stata chiamata la bambina -: qualche cittadino ha telefonato all’ospedale anche solo per manifestare affetto per la bimba.
Daniela è nata di circa 35-36 settimane, la sua è stata una nascita prematura, pesa 1,7 chili, ma sta bene, fanno sapere i medici. In via precauzionale e per consentire ai dottori di monitorare i suoi parametri vitali, si trova ricoverata nel reparto di terapia sub-intensiva della Maternità.
E sono arrivate anche puntuali richieste di adozione. Ma dal Tribunale dei minori di Firenze oggi 3 gennaio è arrivato uno stop. Si attenderà ancora qualche giorno, infatti, prima di avviare le pratiche per l’affidamento della bambina. Lo scopo è quello di lasciare del tempo alla madre, nel caso in cui ci ripensi e voglia riconoscerla.
Il fatto che la bimba sia nata prematura, spiega la presidente del Tribunale dei minori di Firenze, Laura Laera «Potrebbe aver influito sulla scelta della madre, che magari non ha avuto modo o tempo per prepararsi all’impegno della maternità o per cercare assistenza nei servizi sociali».
Nel caso in cui i genitori non riconoscano la piccola, il tribunale avvierà l’affidamento. La coppia sarà scelta fra quelle che hanno già avviato l’iter, che prevede l’intervento anche dei servizi sociali. Con ogni probabilità, la procura di Firenze aprirà un fascicolo sulla vicenda, anche se non è scontato che emergano dei risvolti di carattere penale.
Nell’ultimo mese in Toscana sono 7 i neonati non riconosciuti dai genitori – contro una media di una trentina all’anno – anche se solo Daniela è stata lasciata nella culla termica di Careggi. Negli altri casi le madri hanno partorito in ospedale in anonimato e poi non hanno riconosciuto il figlio, come consentito dal progetto «Mamma segreta».