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La volante della Polizia è stata allerta dai residenti dell zona

Arezzo: muore bambino di 2 anni per le esalazioni di una stufa

La polizia ha scoperto il carico di droga seguendo uno spacciatore albanese
Volante della polizia

AREZZO – Un bambino di due anni, Adam Benelli, è morto, dopo essere stato portato all’ospedale di Arezzo, per una sospetta intossicazione da monossido di carbonio. La tragedia è successa ieri sera 5 gennaio, poco prima della mezzanotte, alla periferia di Arezzo all’interno di un furgone lungo la Strada statale 73 senese aretina nei pressi della zona Pollo di San Marco.

Dalle prime notizie sembra che il piccolo si trovasse, con i genitori, su un mezzo adibito alla vendita di panini e bibite aperto fino a tardi. Non di rado le persone vi dormono dentro durante la notte, anche per prevenire furti. Nel veicolo Polizia e Vigili del fuoco hanno rinvenuto una stufetta accesa: l’ipotesi è che il bimbo sia morto per le esalazioni provocate dall’apparecchio.

A dare l’allarme è stata la madre del bambino, che si trovava insieme al marito e al figlioletto. La donna, così è emerso, si è resa conto che il bambino respirava a fatica e ha chiamato subito il 118. Mentre veniva inviata un’automedica sul posto, dalla centrale operativa dell’emergenza sanitaria, sempre secondo quanto emerso, sono state impartite istruzioni alla mamma per avviare le manovre di rianimazione. Una volta sul posto i sanitari hanno trovato però il piccolo ormai esanime. Trasportato immediatamente all’ospedale di Arezzo, il bambino è stato sottoposto a cure specifiche ma ormai inutili: non c’era più niente da fare.

Sul luogo della tragedia sono intervenuti polizia e vigili del fuoco, che hanno esaminato il furgone rinvenendo la stufetta che era stata accesa per creare calore data la temperatura rigida.Sarà l’autopsia a chiarire definitivamente le cause della tragedia.

AGGIORNAMENTO ORE 11:46

La procura di Arezzo ha aperto un fascicolo sulla morte del piccolo Adam per una sospetta intossicazione da monossido di carbonio, dovuta forse alle esalazioni di una stufetta accesa nel retro del furgone adibito alla vendita ambulante di panini e bibite dei suoi genitori, dove il bimbo stava dormendo. Sotto attenzione, tuttavia, sono finiti anche i motori di alimentazione, all’esterno del furgone, usati per dare energia elettrica ai frigoriferi e ai forni del mezzo.

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