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Terrorismo islamico: massacro (12 morti) in un giornale di Parigi. Per una vignetta satirica

L'attacco terroristico a Parigi
L’attacco terroristico a Parigi

Una carneficina a Parigi nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo. Secondo le prime informazioni intorno alle undici di questa mattina due uomini incappucciati e vestiti di nero sono penetrati nella sede del giornale e hanno aperto il fuoco con dei kalashnikov contro il personale. Dodici morti e una decina di feriti il tragico bilancio dell’attacco.

I terroristi gridavano in arabo “Allah è grande”. E’ quanto si sente in un video amatoriale girato da un passante e ripreso dalla tv France Info. Altri testimoni hanno raccontato di aver sentito gli assalitori urlare “Vendicheremo il Profeta”.

Intorno alla sede di Charlie Hebdo – in rue Nicolas Appert, presso la Bastiglia – è stato eretto un impressionante perimetro di sicurezza. Si tratta di un attacco senza precedenti a un organo di stampa. Il presidente Hollande si è recato subito sul luogo dell’attentato, chiarendo fin da subito che «si tratta di un attacco terroristico di eccezionale barbarie, non c’è alcun dubbio» e ha promesso «troveremo i colpevoli». Ha convocato per questo pomeriggio l’unità di crisi.

Noto per il suo stile ironico e provocatorio, Charlie Hebdo è stato oggetto di minacce per le sue vignette ironiche sull’Islam e su Maometto. Nel novembre del 2011 la sede del giornale era stata già oggetto di un attacco con un ordigno incendiario che aveva provocato danni solo materiali.

Matteo Renzi ha dichiarato: “Orrore e sgomento per la strage di Parigi, vicinanza totale a Francois Hollande e Anne Hidalgo in questo momento terribile, la violenza perderà sempre contro la libertà e la democrazia”.

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