Cucina, ricette di famiglia tra tradizione e modernità
Firenze, 12 gennaio 2015 – Scrivere un ricettario non è soltanto questione di ingredienti, dosi e consigli pratici: i piatti non si inventano, ma per lo più si tramandano, si scambiano, si condividono, e spesso rappresentano il patrimonio storico di una famiglia. Con questa idea nasce il libro «Le mie ricette» (Sarnus, pp. 160, euro 16), in cui Anna Marsigli Mirabile condensa la saggezza culinaria dei propri genitori, nonni e perfino avi adottando accuratamente ogni piatto ai fornelli moderni. L’autrice, nata a Viareggio, ha vissuto a Milano, Bruxelles e infine Firenze. Insegnante, ha finora all’attivo pubblicazioni di editoria scolastica. Il salto nel mondo della cucina avviene proprio con la riscoperta delle pietanze della tradizione familiare. «Ultimamente – racconta – davanti a un vecchio taccuino di ricette scritto a mano in impeccabile grafia da un’aristocratica signora ormai quasi centenaria, ho riassaporato il gusto inconfondibile di un’economia domestica quasi dimenticata, quella fatta di piatti sani e genuini». I primi e i secondi, i dolci e i contorni che scopriamo sfogliando le pagine sono tutti rigorosamente casalinghi, facili e poco elaborati per non disperdere in lunghe cotture o in una eccessiva mescolanza di sapori la naturale schiettezza degli ingredienti e degli aromi impiegati. E non mancano trucchi, consigli e notizie storiche, il tutto «condito» da leggerezza e ironia. Le ricette si mescolano, si susseguono e scorrono una dietro l’altra così come gli anni e i ricordi di una vita, e uno speciale angolo dedicato alle curiosità contiene tante foto che l’autrice ha recuperato dagli album di famiglia: perché il patrimonio culinario si accompagna idealmente a quello degli affetti e dei valori umani, beni preziosi da difendere e conservare.