Charlie Hebdo, l’imam di Firenze Izzedin Elzir: «Scomunichiamo i terroristi»
FIRENZE – «Rivolgo ancora le mie condoglianze ai familiari delle vittime uccise da persone che si dichiarano musulmani: noi nell’islam non possiamo scomunicare il credente, ma possiamo scomunicare le sue azioni».Lo ha detto il presidente dell’Ucoii e imam di Firenze, Izzedin Elzir, partecipando oggi ad una iniziativa di Unicoop Firenze dedicata alla strage di Charlie Hebdo ed intitolata ‘Siamo tutti Charlie’.
«Come musulmani consideriamo questi atti contro l’Islam – ha sottolineato -. Le prime vittime di questo terrorismo siamo noi musulmani. Si è trattato di un attacco vile ad una rivista satirica per dare maggior risonanza al gesto, poteva essere qualsiasi altro luogo, una scuola, una chiesa, una sinagoga. Sono accanto a quel poliziotto che è stato freddato mentre difendeva la rivista dai terroristi; sono accanto a quel musulmano del market che ha messo in salvo 16 persone. Perché hanno esercitato il dovere civile e religioso di difendere la libertà dell’altro, che è sacro. Mi sento dalla parte di un miliardo e settecento milioni di musulmani nel mondo che vogliono vivere in pace, in serenità, in tranquillità».