Scomparsa di Guerrina Piscaglia: 300 sms di padre Gratien al vaglio della polizia postale di Arezzo
AREZZO – Sono trecento gli sms estrapolati finora dal cellulare di Padre Gratien Alabi, il frate congolese indagato per la scomparsa di Guerrina Piscaglia il primo maggio scorso da Ca Raffaello nel comune di Badia Tedalda (Arezzo). Al lavoro sul vecchio modello della Nokia, presso la sede della polizia postale di Arezzo, ci sono i superesperti della polizia che, attraverso sofisticati strumenti, sono in grado di ricostruire i messaggi cancellati dal frate. L’indagine dovrebbe servire a far luce sui rapporti fra il religioso e la donna misteriosamente scomparsa che lo avrebbe indicato come il padre di un bambino che portava in grembo. Stando a quanto si è appreso, stante l’arretratezza del modello e il tempo trascorso dall’utilizzo al sequestro avvenuto il 29 dicembre, è stato possibile ricavare solo 300 sms.
Il lavoro sulla prima delle quattro sim card è comunque terminato, restano altre tre schede da esaminare, due pennette usb e una scheda di memoria che saranno controllate nei prossimi giorni. Secondo quanto emerso tra venerdì e sabato mattina il materiale sarà consegnato alla Procura di Arezzo per essere controllato dal pm Marco Dioni che condurrà le indagini da oggi insieme al procuratore Roberto Rossi visto che la collega Ersilia Spena è da oggi in forza alla Procura minorile di Firenze. Per i computer il lavoro sarà complesso dato l’utilizzo assiduo di Skype da parte di frate Gratien e i numerosi file contenuti, occorrerà dunque maggior tempo. Il vaglio dei dati inizierà subito dopo la conclusione del lavoro sull’altro materiale.