Toscana, province: il governatore Rossi rassicura i dipendenti, sapremo tutelarvi
FIRENZE – A margine della seduta del Consiglio regionale il Presidente Enrico Rossi ha voluto rassicurare i dipendenti delle province, che da tempo protestano e sono in ansia per la loro sorte, che la regione saprà tutelarli. “Chi racconta che sono a rischio gli stipendi dei dipendenti delle Province sbaglia, almeno per quanto ci riguarda. Fino quando non ci sarà il trasferimento del personale, come Regione continueremo a trasferire tutte le risorse alle diverse Province. Questo vuol dire che se i bilanci delle Province fanno buco e non hanno i soldi per pagare i dipendenti – ha aggiunto – questo non dipende dalla Regione, ma dai buchi che sono stati accumulati e dai tagli del Governo che sono stati fatti”.
MOBILITÀ – “Abbiamo chiesto al Governo – ha aggiunto – di fare un’analisi della mobilità generale sul territorio possibile dalla Provincia verso altre pubbliche amministrazioni dello Stato”. Per Rossi “abbiamo tempo, una volta stabilite le funzioni, avremo tre mesi per stabilire tutto il resto. E lo faremo col metodo giusto, dialogando con tutti”, aprendo un tavolo su “come si ricollocano 2.200 persone. Una parte verrà in Regione”. L’obiettivo è quello di avere una pubblica amministrazione efficiente e tutelando il lavoro, perché “non vorrei neanche lontanamente che uno di questi lavoratori possa restare a casa senza prospettive”.
STATO – E ha polemizzato col governo perché al momento altri corpi dello Stato continuano ad avere un’articolazione provinciale sui territori. “Lo Stato, per le sue funzioni, continua a stare in pantofole e a mantenere un’organizzazione di carattere provinciale”.
PREPENSIONAMENTI – Prima però dobbiamo dire cosa deve competere alla Regione. Dopodiché una volta stabilito cosa compete alla Regione discutiamo anche del personale, “quanto ce ne portiamo dietro, quanto necessario. Ad esempio, la pre-Fornero la stiamo applicando ai nostri dipendenti, cioè la possibilità di andare in pensione coi meccanismi che valevano prima della legge Fornero. A nostro avviso dovrà essere applicato anche ai dipendenti delle Province che in rapporto alle funzioni transiteranno alla Regione Toscana”.
FUNZIONI – Sul riordino delle funzioni delle Province la Regione si atterrà a tre principi: “sussidiarietà, fare a livello locale quello che si può fare; adeguatezza, non tutto ciò che si può fare a livello locale è bene farlo, perché forse le cose viste un po’ più da lontano ci rendono meno soggetti alle spinte, agli interessi localistici; un altro principio fondamentale è quello della non sovrapposizione, cioè della differenziazione delle funzioni”. “Sulla base di questi tre principi, tre grandi materie pensiamo che debbano essere riportate dentro la Regione: la formazione, per intero, il lavoro, cioè i centri per il lavoro per cui è aperta una discussione a livello nazionale; l’agricoltura, intendendo anche caccia e pesca; l’ambiente. Vorrei ricostituire in Toscana un grosso genio civile che riassume una serie di funzioni di progettazione, di controllo, di pulizia idraulica- aggiunge-. E in più un’altra serie di autorizzazioni che già la Corte Costituzionale ci aveva autorizzato a riprendere.”
Rossi ha anche preannunciato che su questo complesso di materie la giunta presenterà una proposta di legge lunedi prossimo.