Prato: riapre il Pecci, riparte il contemporaneo in Toscana
Il Centro Pecci di Prato
FIRENZE – La Regione Toscana lancia un bando per l’ideazione di un progetto intitolato «Riapre il Pecci, riparte il contemporaneo in Toscana». L’appello si rivolge chiunque, nel territorio toscano, operi nel campo dell’arte contemporanea in Toscana dentro un quadro progettuale unitario e correlato con le reti nazionali e internazionali, con lo scopo di promuovere la cooperazione fra le varie realtà.
Sarà il Centro Pecci di Prato, grazie alla propria ultraventennale esperienza e alla rinnovata potenzialità che gli deriva dalla futura apertura dei nuovi spazi espositivi, a porsi come centro propulsore di cultura contemporanea così come è sempre stato individuato dalla politica regionale.
L’assessore regionale alla cultura Sara Nocentini, presentando il progetto insieme al direttore artistico del Pecci Fabio Cavallucci, così si è espressa: «La Regione Toscana sostiene da anni un sistema di rete per l’arte contemporanea che pone al centro i temi della formazione, della produzione, della promozione, della valorizzazione e della fruizione dell’arte contemporanea in una concreta sinergia tra la politica culturale regionale e le politiche culturali locali. È emerso negli anni un quadro sempre più ricco di realtà e potenzialità, in cui inizialmente, a partire proprio dal progetto regionale “Toscanaincontemporanea”, l’area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia aveva assunto il ruolo di asse strategico in cui progettare ed applicare politiche culturali di promozione dell’arte e della cultura contemporanea».
In vista della riapertura del museo Pecci dopo l’estate, terminati i lavori di ampliamento e miglioramento della struttura, il bando appena presentato potrebbe divenire lo strumento per raccogliere le migliori presenze maturate negli anni, promuovere le eccellenze progettuali, dal punto di vista della qualità e dell’innovazione e farle interagire sistematicamente con il centro regionale. Ancora la Nocentini ha parlato di «Un nuovo modello di intervento che raccoglie l’indicazione della UE di sviluppare progettualità concentrate su interventi specifici. Noi avevamo un tessuto
esistente, volevamo evitare la creazione di cattedrali nel deserto, mi pare che questo progetto, sia pure con qualche limite temporale di rodaggio, risponda alle indicazioni europee creando una rete che ha un riferimento nel territorio e fa da riferimento al territorio».
Il bando mette a disposizione per il 2015 un finanziamento complessivo di 400.000 euro per progetti cofinanziati dai promotori al 50 %, e che dovranno concludersi entro l’anno in corso.
C’è tempo fino al 1 febbraio compreso per inviarli, in formato PDF, all’indirizzo bandi@centropecci.it
riportando nell’oggetto “Progetto per il coordinamento del contemporaneo in Toscana”.
Una commissione di tre esperti (uno di nomina regionale, due del Pecci) giudicherà entro 30 giorni i progetti presentati.