Firenze, accuse gravi a Graziano Cioni su Facebook: imprenditore imputato per diffamazione
FIRENZE – Un imprenditore toscano scrisse su Facebook che Graziano Cioni, celebre ex assessore «sceriffo» del Comune di Firenze, aveva comprato una villa in collina «con le mazzette».
Cioni lo querelò e oggi 15 gennaio davanti al tribunale di Firenze si è aperto il processo: l’imprenditore toscano è imputato – per questo episodio – di diffamazione, aggravata dall’uso del mezzo di Internet. Graziano Cioni, assistito dal suo avvocato Pasquale De Luca, ha ripercorso in udienza la vicenda sottolineando di esser stato sempre disponibile a sostenere le critiche – anche in virtù della sua lunga militanza politica – ma di non poter tollerare un infondato attacco alla sua reputazione.
Nel 2012, l’imprenditore imputato della diffamazione scrisse sul profilo Facebook di Cioni (oltre 5.000 «amici» collegati) vari commenti tra cui «Questo politico si è fatto la villa a San Casciano con le mazzette» e anche «Cioni sceriffo dei miei c…». Poi condivise le stesse frasi anche sul suo profilo Fb. Di fatto, Graziano Cioni – evidenzia il suo avvocato De Luca – non ha una villa né tantomeno ce l’ha a San Casciano «ma soprattutto è completamente fuori luogo il riferimento, come fu scritto su Internet, a fantomatiche mazzette. Perciò è stata fatta la querela e ci aspettiamo un risarcimento dei danni». Prossima udienza il 4 giugno.