Maggio musicale: rinviata per sciopero prova dei Puritani. A rischio anche la «prima»?
FIRENZE – Avrebbero dovuto iniziare oggi, all’Opera di Firenze, le prove per «I Puritani» di Bellini, ma sono state rinviate per sciopero. Difatti la CGIL, preoccupata per la grande incertezza sul futuro dei dipendenti dichiarati in esubero (ben 52 o 53), non ha siglato l’accordo del 7 gennaio e mantiene la linea dura.
Nelle intenzioni dell’ex-ministro Bray, le unità in esubero avrebbero dovuto passare senza soluzione di continuità (e senza perdere l’anzianità di servizio) in Ales Spa, la società con sede a Roma e a Napoli, controllata al 100% dal Ministero dei Beni culturali.
Così non è nella soluzione prospettata dal ministro Franceschini: «Poiché il rapporto di lavoro sarà un rapporto ex-novo, tutte le condizioni retributive, previdenziali e normative cesseranno i loro effetti con una ripercussione negativa di non poco conto sia immediata che futura. Inoltre la rassicurazione, data dalla Direzione del teatro nel corso dell’incontro del 11 novembre sulla non applicazione della nuova normativa in materia di lavoro subordinato (Jobs Act) non troverebbe riscontro», fa sapere la CGIL.
Oltre a questo, che è il problema più grave del momento, non è chiaro quando arriveranno le risorse del Fondo legato al piano di risanamento: nonostante le rassicurazioni del Commissario Ministeriale Pinelli, permane l’incertezza sulla riscossione delle spettanze in arretrato, 13 mensilità e stipendio relativo al mese di dicembre 2014.
Ce n’è abbastanza per temere che le proteste non si limitino a un giorno, se ai problemi non vengono proposte soluzioni accettabili potrebbe essere a rischio la prima de «I Puritani», prevista per il prossimo 28 gennaio?