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L'insegna della Comunita Islamica in Borgo Allegri a Firenze

Moschea di Firenze, l’Imam assicura: «Si farà, me l’ha promessa il Comune»

L'insegna della Comunita Islamica in Borgo Allegri a Firenze
L’insegna della Comunita Islamica in Borgo Allegri a Firenze

FIRENZE – «Il comune di Firenze ci ha confermato la sua disponibilità all’apertura di una nuova moschea in città. Una commissione della comunità islamica e una del comune, che fa capo all’assessore Elisabetta Meucci, si stanno incontrando per esaminare le varie possibilità. Ci aspettiamo che entro un mese, al massimo entro la fine di febbraio 2015 sia stata trovata una soluzione». Lo dice a FirenzePost Izzedin Elzir, Imam di Firenze e presidente nazionale dell’Ucoii, l’Unione delle comunità islamiche d’Italia. Lo stesso che pochi giorni fa, dopo l’eccidio di Charlie Hebdo a Parigi, aveva dichiarato: «noi nell’islam non possiamo scomunicare il credente, ma possiamo scomunicare le sue azioni».

È presto comunque per fare ipotesi precise circa la moschea fiorentina, su un luogo anziché un altro. La questione è sul tavolo ormai da diverso tempo. Lo stesso Elzir, in un’intervista sempre a FirenzePost di un anno fa (era il 29 gennaio 2014) dichiarò di essere «in contatto con il sindaco Renzi e l’assessore Giachi, che hanno dato la loro piena disponibilità» alla realizzazione della moschea. I tempi si sono allungati, ma i musulmani fiorentini, forti della «promessa renziana» non demordono.

L'Imam Izzedin Elzir
L’Imam Izzedin Elzir

Ora sembra che comunque si sia davvero vicini a una svolta. L’esame delle varie ipotesi si sarebbe ristretta a due: o trovare un terreno dove costruire ex novo una capiente moschea da almeno 1500 persone oppure utilizzare una struttura preesistente da recuperare e ristrutturare. Nel primo caso giocoforza la scelta andrebbe in una zona periferica (dove ancora è possibile trovare terreni edificabili), nel secondo caso le tante aree «da recuperare» in città si contano a decine e pertanto la scelta sarebbe più vicina al centro. Nomi ancora non se ne fanno, ma le idee e la volontà di definire la cosa non mancano. Tanto dalla comunità musulmana che da Palazzo Vecchio.

L’unica certezza è che la Comunità Musulmana intende comprare (non affittare) l’immobile o la superficie destinati ad accogliere la moschea. Chi paga? Da sempre l’Imam Elzir sostiene che sarà finanziata dagli oltre 30.000 musulmani residenti nella provincia di Firenze, ma anche di poter contare su sovvenzioni e aiuti dall’estero.

L’altra certezza è che, con la nuova moschea, sarebbe chiusa quella attuale in Borgo Allegri, nei pressi della centralissima Piazza dei Ciompi, che attualmente ospita i fedeli musulmani in due turni da 500 persone ciascuno per il rito della preghiera, soprattutto il venerdì. Meno certo – per adesso – è il destino degli altri centri di preghiera islamici a Firenze: uno a Sorgane, uno all’interno del cosiddetto «Poderaccio» nella zona dell’Isolotto, il terzo nei pressi dell’inizio della superstrada Firenze-Pisa-Livorno. «Dipenderà tutto da dove nascerà la nuova moschea e dalla relativa affluenza di fedeli» conclude (per adesso) Izzedin Elzir.


Sandro Addario

Giornalista

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