Treno della Memoria verso Auschwitz: 500 ragazzi in viaggio dalla Toscana per imparare la Shoah (VIDEO-FOTO)
FIRENZE – Nel segno dell’attesa che è cominciato oggi 19 gennaio il viaggio di studio «Treno della Memoria» di 500 studenti delle scuole toscane verso Auschwitz.
E non solo perché il treno speciale tedesco della Bahn Touristik Express è partito con due ore e mezzo di ritardo, attorno alle 13.45, a causa delle neve al Brennero. Ma perché fu l’attesa verso l’ignoto, spasmodica, terribile e senza senso che dovettero sperimentare come prima cosa i deportati ebrei, i detenuti politici, i prigionieri, gli omosessuali e gli zingari che dal 1943 cominciarono a partire sui carri piombati. Anche dalla stazione di Firenze Santa Maria Novella. Dal binario 16, come ricorda una lapide. Destinazione: il lavoro come schiavi, la selezione, la morte. Nel campo di concentramento e sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau, in Polonia.
Così stamani i partecipanti al Treno della Memoria edizione 2015, cioè 750 persone fra allievi, insegnanti, una cinquantina di studenti universitari e una trentina di giornalisti, si sono ritrovati al binario 16 (sebbene poi il treno per ragioni tecniche sia partito dal binario 11). Già da poco dopo le 8, per incontrarsi e ritirare badge, istruzioni e documenti di viaggio.
Prima di partire in visita al campo di sterminio i ragazzi si sono preparati per almeno tre mesi, da ottobre a dicembre scorsi. Sono stati scelti attraverso un percorso motivazionale e un test finale. In tanti avrebbero voluto partecipare ma alla fine quelli che sono stati individuati dai docenti sono una parte soltanto di chi avrebbe voluto essere protagonista del Treno della Memoria. Organizzato lungo un programma biennale dalla Regione Toscana, che ha investito solo per il viaggio circa 500 mila euro, al fine di educare i ragazzi alla conoscenza della Shoah, lo sterminio degli ebrei voluto dai nazisti, e di ogni altro sterminio perpetrato ai danni di prigionieri, detenuti politici, omosessuali, zingari.
Fra i primi ad arrivare per ritirare i badge e i documenti di viaggio i 6 studenti dell’Istituto tecnico commerciale e per geometri «Bandini» di Siena, guidati dal professor Giuseppe Cappuzzo: Santina Volpe (classe 5/a Rim), Lorenzo Gelli (4/a Rim), Laura Palla (4/a Cat), Urim Qovanaj (5/a Cat), Margherita Capannoli (4/a Tur) e Carlotta Trentacoste (5/a Afm). L’Istituto Bandini è «veterano» del Treno della Memoria: «La scuola partecipa fin dalle prime edizioni (la prima fu nel 2002, ndr.) – spiega il professor Cappuzzo – i ragazzi sono molto motivati, molti di più quelli che vorrebbero partecipare, ma alla fine abbiamo dovuto fare una scelta».
All’appuntamento fissato al binario 16 mancava invece il presidente della Regione Enrico Rossi, costretto a letto da un’influenza. Partecipa però, assieme a Ugo Caffaz, anima da sempre del Treno della Memoria, l’assessore Anna Rita Bramerini, che, con l’assessore alla Cultura, Sara Nocentini, ha salutato studenti, docenti e partecipanti all’iniziativa: «Questo viaggio non finirà venerdì 23 gennaio – ha detto Bramerini -. Quando saremo tornati ci porteremo dentro una profonda emozione: diventeremo portatori sani di anticorpi contro il totalitarismo e l’antisemitismo, in tempi in cui, come dimostrano gli attentati di Parigi, queste cose sembrano tornare».
I VIDEO
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