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Coppa Italia, Fiorentina: Mario Gomez saluta l’arrivo della Merkel a Firenze con due gol. Atalanta eliminata: 3-1. Pagelle

Maio Gomez festeggiato da Vargas, Borja Valero e Kurtic (alla sua sinistra) dopo la doppietta all'Atalanta
Mario Gomez festeggiato da Vargas, Borja Valero e Kurtic (alla sua sinistra) dopo la doppietta all’Atalanta

FIRENZE – Gira una storiella, nella magica serata di Coppa Italia: Mario Gomez avrebbe scelto, per tornare a segnare una doppietta, proprio la vigilia dell’incontro italo-tedesco nella Galleria dell’Accademia, a Firenze. Motivo? Far trovare alla cancelliera, Angela Merkel, tifosissima quando giocava nel Bayern, le locandine dei giornali che strillano il suo nome. E lo celebrano come una stella rinata. Storia immaginaria? Forse. Però ci sta: è calzante. Fatto sta che proprio Mario Gomez è il protagonista della serata, fredda e umida, contro l’Atalanta. La mette dentro due volte (non segnava dalla partita di Cagliari, in dicembre) e procura alla Fiorentina il rigore poi trasformato da Cuadrado. Un rigore che ci sta. Un atterramento in area come lo interpretate? In ogni caso niente a che vedere con il regalone accordato alla Roma per eliminare l’Empoli. E sarà la Roma l’avversario della Fiorentina nei quarti di finale di Coppa Italia. Quella Roma attesa domenica al Franchi per una partita tutto pathos, un match che i viola vorrebbero ardentemente vincere non solo per vendicare il brutto avvio in campionato, ad agosto, ma anche per correre verso una qualificazione in Champions tornata assolutamente possibile. Contro l’Atalanta, ci sbrighiamo in fretta nella descrizione e nel commento, la Fiorentina se la cava bene. Favorita dalla serata finalmente felice di Marione: ossia il Gomez che non ti aspetti. E che ripaga il coraggio di Montella (mica ra semplice confermarlo dopo gli ultimi… disastri) con una gara tutta grinta e combattività. L’augurio? Che sia il prologo a quanto Gomez saprà far vedere contro la Roma, domenica,. Perché a questo punto è chiaro che sarà di nuovo schierato fin dall’inizio, anche se Babacar resterà pronto per ogni evenienza. Resta solo un dubbio: è vero il Gomez di Coppa Italia o quello, semidisastroso, che abbiamo tanto criticato (ancghe con dei 4 in pagella) in campionato? Basta aspettare per avere la risposta. La certezza, ora, è che la Fiorentina va avanti anche in Coppa Italia. E questo contribuisce a spazzar via tutte le polemiche e i contrasti (compreso quello fra Montella e i giornalisti) che finora hanno tormentato l’ambiente viola.

GOMEZ – Il colpo d’occhio non è dei più confortanti: solo la Maratona è fitta. Macchie nere di tifosi in curva Fiesole. Chiusa la Ferrovia. In compenso sono sugli spalti, elettrizzati come non mai, settemila bambini invitati dalla Fiorentina. E forse è proprio il loro entusiasmo a stimolare Mario Gomez, confermato al centro dell’attacco nonostante tutto. E proprio lui, super Mario, potrebbe segnare al 4’, ben servito da Richards protagonista di un’apprezzabilissima azione personale. Niente da fare: lo murano. Ma al 6’ Marione va finalmente in gol, non succedeva da dicembre, trasferta di Cagliari. Si destreggia bene, Gomez, in mezzo a tre avversari al limite dell’aria e lascia partire una gran botta. Il pallone incoccia su Bellini, portiere spiazzato e gol. Mario salta, grida, impazzisce di gioia. Ma non si ferma. Insiste e guadagna un calcio di rigore (11’) . Lo butta giù in area Stendardo: proteste bergamasche, con Colantuono arrabbiatissimo (poi saà addirittura espulso), ma dopo quello che si è visto in tv in Roma-Empoli, con i giallorossi favoriti in maniera sfacciata, questo è quasi un rigore di scuola. Per prudenza (ricordate Parma, quando Gomez sbagliò?) Montella indica Cuadrado: che va sul dischetto: spiazza il portiere e segna. Evvai: due a zero Fiorentina! Montella appare rassicurato. Schierato una formazione tosta ma non la migliore in assoluto: a riposo Pizarro, Mati Fernandez, Basanta, Pasqual, Tomovic. E c’è Savic, ancora squalificato in campionato. La partitona con la Roma incombe, meglio non rischiare troppo. Giocano Borja, Cuadrado, il redivivo (speriamo…) Gomez e, davanti, anche Vargas. Nell’Atalanta molte seconde linee: dopo la vittoria di San Siro contro il Milan, Colantuono ha preferito far riposare, per esempio, Denis e Pinilla.

DOPPIETTA – Ma la danza viola continua. E soprattutto è lui, Marione, a fare il primo ballerino. Nel momento in cui l’Atalanta prova affannosamente a ridurre lo svantaggio, la Fiorentina la punisce ancora. Stavolta in contropiede. Gonzalo ruba il pallone a Baselli nella tre quarti viola, servizio millimetrico per Badelj, a sua volta molto preciso nell’indovinare un passaggio filtrante per Gomez, appostato in area nerazzurra, forse sul filo del fuorigioco ma in posizione regolare. Marione si aggiusta la palla, invita Avramov (vecchia conoscenza viola…) a uscire e lo infila con un rasoterra alla sua sinistra. E tre!. Doppietta di Mario Gomez. E c’è di più: si tratta del gol numero cinquemila dei viola, dal 1926 a oggi, in partite ufficiali. Lo certifica il servizio statistica del Museo Fiorentina. Ma siamo sulla play station? No, no: tutto vero. Il passaggio agli ottavi di Coppa Italia ora sembra cosa fatta. Avversario la Roma, aiutata in modo determinante contro i “cugini” empolesi dall’arbitro Di Bello. Da aggiungere che in una Fiorentina affiatata e armoniosa come l’orchestra del Maggio, s’inseriscono bene anche Richards, Kurtic e lo stesso Badelj, non brillantissimo domenica scorsa a Verona contro il Chievo.

PEPITO – L’Atalanta si scuote. E intorno al 40’ sorprende centrocampisti e difensori della Fiorentina in un momento di censurabile relax. Il Gomez nerazzurro si libera bene sulla tre quarti e serve Bianchi nell’area viola: il vecchio Rolando ha tutto il tempo di fermare il pallone, aggiustarselo e infilarlo alla sinistra di Tatarusanu con una deliziosa traiettoria a rientrare. Un gol che non fa male. Ma vorrei chiedere ai viola: è davvero obbligatorio distrarsi almeno una volta in ogni partita? Nella ripresa l’Atalanta sostituisce Stendardo con Biava. Succede poco, nei primi minuti, se si esclude un’ardita discesa di Richards (9’) messo giù brutalmente da Baselli. Giustamente ammonito. Poi la tribuna coperta esplode: “Il Fenomeno, il Fenomeno”. Ovazione per Pepito Rossi, che si sbraccia dalla tribuna nell’incitamento verso i compagni. E Gomez sembra ancora il più ispirato. Lo sbarco della sua cancelliera, Angela Merkel, pare averlo elettrizzato. Solo coincidenza? Probabilmente sì, ma il calcio vive anche di miti, leggende, storie da scrivere e raccontare.

ROMA – Mentre Montella sostituisce Borja (20’) con Mati Fernandez, lo stadio si scalda con i cori anti Roma. Un allenamento in vista del match di domenica e, in prospettiva, anche del confronto diretto per i quarti di Coppa Italia. Quindi altra ovazione (25’), questa volta per Mario Gomez richiamato in panchina da Montella, probabilmente per preservarlo da botte o infortuni proprio in vista della Roma, domenica sera, 25 gennaio. Entra un altro giocatore sugli scudi: Babacar, il goleador in extremis di Verona con il Chievo. Non basta: si prepara a entrare Alino Diamanti, l’acquisto di gennaio. Il suo è un ritorno: si fece le ossa, da ragazzo, nella Fiorentina, prima di emigrare per il mondo. Fino in Cina. Sostituisce Cuadrado. E il Franchi lo saluta con un grande applauso. La Fiorentina prende l’iniziativa ma bada soprattutto a non scoprirsi, a non esporsi a un gol che le complicherebbe la vita nel finale di partita. Poi un fuoriprogramma: un coro e una bordata di fischi contro il ct azzurro, Antonio Conte, del resto mai amato da queste parti. Diamanti si destreggia benino, viene anche atterrato senza complimenti un paio di volte. Non sembra ancora al meglio. Potrebbe avere nelle gambe una mezz’ora di gioco, forse non di più. Quindi due tegole sui viola: s’infortun Badelj per un’entrata da dietro di Rolando Bianchi. Che non viene nemmeno ammonito. Poi, invece, viene espulso Alonso, per doppia ammonizione. I viola chiudono in nove. Ma amministrano bene, nonostante i pesanti quattro minuti di recupero.

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Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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